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Matteo Berrettini, perché viene chiamato The Hammer? La risposta
Nel mondo del tennis, e nello sport in generale, i soprannomi non vengono assegnati per caso. Ogni giocatore che si distingue per una caratteristica particolare finisce per guadagnarsi un titolo che lo rappresenta al meglio. Ed è stato il caso anche di Matteo Berrettini, soprannominato "The Hammer" da tifosi e cronisti. Ma cosa lo rende davvero degno di questo appellativo e che vuol dire? In questo articolo, esploreremo l'origine di questo nome, che ha a che fare molto da vicino con le sue caratteristiche tecniche mostrate in campo.
Perché Berrettini viene chiamato The Hammer
Potenti, precisi, d'impatto: tutti termini che possono descrivere i colpi di Matteo Berrettini su un campo da tennis, ma anche delle martellati. Ecco, è tutto qui il motivo per cui il tennista romano viene chiamato "The Hammer", che in inglese significa per l'appunto "il martello". Perché la caratteristica tecnica più importante di Matteo nel tennis è proprio la forza, specialmente quella che mette nel servizio per tirare (come direbbe Panatta) delle "sassate".
Il soprannome, dunque, nasce da qui e dagli incredibili colpi messi a segno in carriera da Berrettini. Matteo è infatti un tennista in grado di servire con palline che viaggiano al di sopra dei 200 km/h con grande costanza. Il suo colpo più violento è stato quello fatto registrare nel 2021 al Mutua Open di Madrid, con una velocità raggiunta di 235 km/h. E infatti, con lui, gli ace si sprecano. Se lo ricorderà molto bene Jannik Sinner, il numero uno al mondo, che a Wimbledon nel 2024 ne ha dovuti incassare ben 28 da parte sua in un singolo match.