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La storia del tennis | Dove è nato e perché si chiama così?
Gli sport possono essere unici non solo per le regole, ma anche per la loro storia. Le peculiarità di ogni disciplina sono legate alle origini e a come si sono sviluppate e diffuse nel mondo. Anche il tennis, sport secolare, ha vissuto numerose fasi prima di arrivare a come lo conosciamo noi. Andiamo a scoprire dettagli e curiosità sulla storia del tennis, dove è nato e perché si chiama così.
Le origini del tennis: dove nasce la sua storia
Il tennis, per come lo conosciamo noi, nasce nella seconda metà dell’800 in Gran Bretagna. Tuttavia bisogna fare un bel salto nel passato per risalire alle vere origini di questa disciplina che, secondo numerosi fonti storiche, ha come antenato il gioco della pallacorda, il cosiddetto ‘Jeu du palme’. Un nome che rimanda ai tempi della Rivoluzione Francese, ma che in realtà era molto in voga già in periodo medievale, nei primi decenni del mille. Consisteva nella sfida tra due giocatori che si lanciavano una pallina, con il palmo della mano aperto, con i campi separati da una corda tesa. Successivamente questo gioco, che prese piede nelle corti dei grandi paesi europei, iniziò a essere realizzato prima con dei guanti e poi con delle racchette. Nasce così il Royal Tennis che, negli ambienti nobiliari, vide la nascita delle prime leghe professionistiche e l’emersione di alcuni grandi talenti. Se le prime espressioni di questo gioco arrivarono dalla Francia, attorno al 1500, con Enrico VIII, anche l’Inghilterra fu teatro della diffusione del gioco della pallacorda.
Perché il tennis si chiama così?
Secondo alcuni studi, il nome ‘tennis’ è una versione anglicizzata della parola ‘tenez’. I giocatori francesi tendevano a usare quella espressione mentre tiravano la palla da una parte all’altra del campo e per un gioco linguistico, i giocatori inglesi, o comunque non francesi, hanno iniziato a usare la parola ‘tennis’. Il gioco della pallacorda, antenato del tennis moderno, aveva la caratteristica di giocarsi in delle sale al chiuso.
La nascita del ‘Lawn tennis’
Il tennis moderno ha una sua data ufficiale di nascita, ma anche una ufficiosa. Nel 1859, si tenne la prima partita di tennis su erba, con una rete divisoria posizionata in alto, a Birmingham, nel giardino della casa del mercante spagnolo Augurio Perera, il quale si trovò a giocare con il militare Harry Gem. Quando quest’ultimo si trasferì a Leamington, nel 1872, venne fondato il primo circolo di tennis, con lo stesso Perera, e due future leggende di Wimbledon, William Renshaw ed Ernest Renshaw.
La data ufficiale della nascita del tennis moderno, tuttavia, è il 23 febbraio 1874. Quell’anno il maggiore dell’esercito britannico d, registrò l’invenzione del lawn tennis presso l’ufficio della Commissione delle licenze. Le regole di questo gioco, che si disputa all’aperto su prati in grado di poter tracciare le linee, aprono la strada al tennis moderno. Venne realizzata anche una scatola, contenente un kit per giocare a lawn tennis, con le palle, quattro racchette, la rete e le indicazioni per segnare il campo.
Negli anni a seguire, il tennis ebbe diffusione globale, valicando anche i confini europee. Alcune sue peculiarità, tra cui l’inusuale punteggio 15-30-40 nei game, rimasero invariate, mentre col tempo si adottarono delle misure ben precise per il campo e la rete, a inizio ‘900, fu abbassata a terra.
In teoria, tutt’ora il nome di questo sport sarebbe lawn tennis, ma il termine lawn è stato abbandonato in seguito all’allargamento della disciplina ad altri campi oltre che quello in erba.
La forma definitiva, a livello di regolamento, arriva nel 1924, pochi anni dopo l’istituzione della International Tennis Federation, dalla quale prese il via anche il torneo per nazionali della Coppa Davis.
Una nuova storia nel tennis: i tornei dello Slam
La diffusione, specialmente tra le classi sociali abbienti, del tennis portò alla nascita dei circoli e, con essi, i primi grandi tornei. Il più antico risulta essere il Torneo di Wimbledon, in Gran Bretagna, che fu istituito nel 1877. Quattro anni dopo, nel 1881, toccò all’attuale US Open. La prima edizione del torneo, chiamato United States National Men’s Singles Championship, si disputò a Newport, nello stato di Rhode Island. La rassegna, inizialmente disputata su cambi in erba, subì numerose modifiche fino ad arrivare alla forma attuale, con campi in cemento.
Anche in Francia il tennis ebbe grande diffusione. In realtà le origini di questa disciplina sono propriamente transalpine, ma la versione moderna ha attecchito in primis in Gran Bretagna. Tuttavia nel 1891 venne istituito il Roland Garros, con il nome di Championat de France, con la novità di un terreno non fatto di erba, ma con la terra battuta.
Più recente la storia degli Australian Open. La prima edizione si disputò nel 1905 ma, in realtà, non ebbe grande risonanza mediatica. Solamente nel 1988 questo torneo, che venne trasferito a Melbourne, venne annoverato tra i tornei dello Slam.
L'evoluzione del tennis e l'era Open
Una peculiarità del tennis era il fatto che per anni le competizioni si mantennero divise tra dilettanti e professionisti. Da una parte gli esponenti dei circoli, provenienti da contesti agiati, che portavano avanti la loro attività, mentre dall’altro i professionisti che si sfidavano in tornei riservati, ma con montepremi minori. La svolta si ebbe quando la Federtennis britannica si mise di traverso rispetto alla posizione della ITF, che non voleva l’apertura dei ricchi tornei per dilettanti ai professionisti, dando vita alla cosiddetta era Open.
Il 22 aprile del 1968 si gioca il primo match di questa nuova fase, nella quale tutti i principali tornei sono aperti ai professionisti. Possiamo dire che da questo giorno il tennis abbia raggiunto la forma che conosciamo anche oggi.