Un po’ tennis, un po’ padel, un po’ badminton e ping pong. Negli Stati Uniti il pickeball è lo sport che negli ultimi tre anni ha visto il maggior incremento delle persone che lo praticano. Ma se finora era conosciuto come il ‘il padel degli americani’, nell’estate 2024 ha preso piede anche in Italia, con i primi tornei organizzati dalla Fitp, la Federazione Italiana Tennis e Padel, sotto cui sta il pickleball. In Italia e non solo. Basti pensare che nel 2023 sono entrati a far parte della International Pickleball Federation ben 37 Paesi. E il prossimo obiettivo dichiarato è quello di far diventare il pikleball una disciplina olimpica. Scopriamo dunque com’è nato il pickleball, le regole, il campo e tutto quello che c’è da sapere sullo sport che sta insidiando il padel.

 

Cos'è il pickleball: il significato e la sua storia

 

Il pickleball è uno sport di racchetta che combina elementi di tennis, badminton e ping-pong, giocato su un campo simile a quello da badminton con una rete più bassa, utilizzando una pallina perforata e racchette piatte. Il pickleball fu ideato negli Stati Uniti nel 1965 da William Bell Jr., Barney McCallum e l'ex-politico e membro del Congresso Joel Pritchard.  I tre volevano semplicemente ideare un gioco, usando attrezzatura di facile reperibilità, per i loro figli, che in vacanza si annoiavano.

 

Il nome, secondo la moglie di Pritchard, deriverebbe da ‘pickle boat’, termine che nel canottaggio indica le squadre composte da vogatori scartati da altri equipaggi, in quanto lo sport era stato ideato unendo elementi di varie discipline. Un'ipotesi alternativa è che il nome derivi da un battello, chiamato ‘Pickle Boat’, che navigava nello Stretto di Puget, vicino al primo campo allestito per questo sport.

 

Pickleball, com'è fatto il campo

 

Il pickleball si gioca su un campo dalle dimensioni molto ridotte. Si può giocare uno contro uno o in coppia e il campo di gioco può essere quello del badminton: 13,4 metri di lunghezza e 5,18 di larghezza, diviso da una rete alta almeno 86,36 centimetri al centro e 91,44 cm agli estremi. In genere i campi sono in cemento o in materiale sintetico. Ogni metà del campo contiene l’area di servizio a destra e sinistra, dove deve essere indirizzata la palla durante la battuta.

 

Poi c’è un’area profonda 2,13 metri a ridosso della rete, che viene chiamata ‘kitchen’: il giocatore non può entrarci per colpire la palla al volo, deve rimanere dietro la linea, pena la perdita del punto. Non può nemmeno entrarci sullo slancio di un colpo: è invasione.

 

Racchette e pallina da pickleball: come sono fatte

 

La racchetta da pickleball ha un piatto solido e pieno, non bucherellato. In genere è più leggera rispetto a quella da padel e ha la forma di una padella rettangolare, con gli angoli smussati. La palla da pickleball, invece, è molto diversa. Pesa circa la metà (tra 21 e 29 grammi) e ha diametro che va da 7,3 a 7,62 centimetri. La sua vera peculiarità è che è in plastica ed è bucherellata. Rispetto ai colpi che si possono eseguire a padel, viaggia a velocità inferiore e rimbalza molto meno.

 

Come si gioca a pickleball: le regole

 

Il gioco inizia con un servizio in diagonale da dietro l’area di battuta, partendo da destra e con entrambi i piedi oltre la linea di fondo. La palla viene lasciata cadere e colpita da sotto, eseguendo il servizio non oltre l’altezza della cintura. Solo una battuta a disposizione, con la pallina che non deve ricadere nella ‘kitchen’ o sulla linea che la delimita. Chi serve continuerà a farlo, alternandone uno a destra e uno a sinistra, fino a quando non perderà il punto. Chi risponde deve farlo prima che la palla rimbalzi una seconda volta. Da quel momento si può anche colpire al volo, tranne se si hanno i piedi nella ‘kitchen’.

 

Niente 15, 30, 40, niente punteggio tennistico: le partite di pickleball si dividono in set, ma il calcolo dei punti è più simile a quello della pallavolo. Si fa punto soltanto se si è in possesso del servizio: se si commette un errore quando si è al servizio, la battuta successiva spetta all’avversario, ma quest’ultimo non fa alcun punto. I set terminano al raggiungimento di quota 11 punti, anche se si può alzare il punteggio vincente a 15 o a 21. In caso di parità a 10, bisogna distanziare l’avversario di almeno due punti, anche se in alcuni casi viene utilizzato il ‘killer-point’ come nel padel. La partita si vince al meglio dei 3 set.

 

Le differenze tra pickleball e padel

 

Le differenze fra padel e pickleball sono tantissime. Nel padel la palla corre più veloce, il punteggio è quello del tennis e ci sono le pareti da sfruttare per fare punto. Questo da vita a scambi in cui si alternano pallonetti da fondo campo e gioco a rete. Nel pickeball, invece, il gioco è prevalentemente a rete e viene premiata la sensibilità del polso e la capacità di mettere in difficoltà l’avversario con colpi angolati. Stando molto a rete, il baricentro del corpo è più portato verso il basso, mettendo alla prova ancora di più i muscoli della gambe rispetto a quanto faccia il padel.

 

Il pickleball in Italia: la diffusione

 

 

Nel 2018 è stata fondata l'Associazione Italiana Pickleball (AIP) con sede a Tocco da Casauria, in provincia di Pescara, dove nel 2017 erano stati realizzati i primi tre campi dedicati al pickleball in Italia. Nell'estate dello stesso anno è stata organizzata la seconda edizione della Bainbridge Cup, competizione intercontinentale a squadre collegata alla prima edizione dell'Italian Open International Championships. Nel marzo del 2023 la disciplina è stata riconosciuta dalla Federazione Italiana Tennis e, successivamente, il New Country Club Frascati, a Roma, ha organizzato il primo torneo promozionale della FITP in Italia. In Italia abbiamo già un campione di pickleball: Federico Pasquali. Tennista dilettante di terza categoria, Pasquali è diventato campione mondiale over 50, venendo ammesso nei tornei disputati da giocatori professionisti negli Stati Uniti dal 2024.