I migliori tennisti italiani: la top 10
La tradizione italiana nel campo del tennis è senza dubbio ricca; tuttavia, con riguardo ai piani alti della racchetta, non sono moltissimi gli esempi di tennisti italiani che sono riusciti a lasciare un’impronta profonda nei ranking e nei tornei più blasonati, con particolare riferimento agli Slam. Ultimamente, però, questo trend sembra essere cambiato. Il merito è di Sinner, ma non solo. E prima di lui, invece, chi è stato a rendere grande il tennis italiano?
Ecco la classifica dei migliori in assoluto.
Migliori tennisti italiani: la classifica
Il tennis nel nostro paese ha avuto una grande popolarità in particolar modo negli anni ’60 e ’70, per poi essere più trascurato a vantaggio di sport maggiori e recuperato solo con l’arrivo del nuovo millennio e l’avvento di tanti giocatori dalla fama internazionale. Adesso, come detto, l’Italia si sta godendo una nuova generazione di tennisti che sta scalando in fretta la classifica Atp, con Sinner che è riuscito a raggiungere la vetta ed è ad oggi il numero 1 al mondo.
Proviamo dunque a stilare una classifica dei 10 migliori tennisti italiani di ieri e di oggi, dal decimo posto al primo posto:
Jannik Sinner
Nicola Pietrangeli
Adriano Panatta
Corrado Barazzutti
Fabio Fognini
Matteo Berrettini
Paolo Bertolucci
Andreas Seppi
Andrea Gaudenzi
Omar Camporese
Jannik Sinner già tra i tennisti italiani migliori di sempre
Jannik Sinner è la certezza del tennis italiano odierno. A giugno del 2024 ha raggiunto il primo posto nel ranking Atp (nessun italiano come lui nella storia), lo ha confermato nei mesi successivi e sta battendo tutti i record: è il più giovane italiano di sempre a vincere un torneo Atp, a Sofia all’età di 19 anni e 3 mesi, ma anche il più giovane a scalare la classifica del ranking, dalla top 100 alla top 10. E oggi è l'unico italiano di sempre ad essere diventato n.1 al mondo del ranking ATP singolare.
Il suo 2024 è stato straordinario, con la vittoria dell'Australian Open, che ha consacrato Sinner nell'Olimpo del tennis. E poi è arrivato anche il successo all'US Open a Settembre, secondo Slam stagionale portato a casa da Jannik con merito e tanto talento. Non basta: a novembre 2024 Jannik Sinner ha vinto anche le ATP Finals contro i migliori tennisti a mondo. Questi sono i tornei più prestigiosi, ma Sinner ha vinto anche tanto altro (da ultimo, il Masters 1000 a Shangai), comprese due Coppa Davis con l'Italia nel 2023 e nel 2024. E ha ancora molti anni di carriera davanti...
Secondo posto: Pietrangeli tra i migliori tennisti italiani di sempre
Il secondo posto se lo prende una leggenda del tennis italiano, vale a dire Nicola Pietrangeli. Attivo prima dell’avvento dell’era Open, Pietrangeli ha occupato nel 1959 e nel 1960 la posizione numero 3 nel ranking, proprio negli stessi anni in cui ha vinto due edizioni del Roland Garros ed è arrivato in semifinale a Wimbledon. Si tratta del tennista italiano più vincente e dunque migliore di sempre, con l’impressionante numero di 44 tornei conquistati in carriera; non a caso è l’unico nella storia sportiva del nostro paese ad essere stato inserito nella Tennis Hall of Fame. Dopo Sinner, il miglior tennista italiano di sempre è lui.
Classifica migliori tennisti italiani, Panatta è al terzo posto
La medaglia di bronzo della nostra classifica dei migliori tennisti italiani se la aggiudica Adriano Panatta, gigante del tennis italiano e forse l’atleta nostrano più rappresentativo in questo sport.
Artefice della più volte citata vittoria in Coppa Davis nel ’76, Panatta ha il merito di aver fatto innamorare del tennis moltissimi italiani con il suo stile di gioco elegante e vincente, soprattutto sulla terra rossa. I tornei che può vantare di aver vinto in carriera sono dieci, con il 1976 a segnare il suo anno d’oro: quarto posto nel ranking, vittoria agli Internazionali d'Italia e soprattutto successo nel Roland Garros.
Quarto posto in classifica: Corrado Barazzurri
Il gradino più basso del podio è occupato da Corrado Barazzutti, attuale allenatore di Fognini che nel corso degli anni ’70 ha conosciuto il suo periodo migliore. Tra i quattro protagonisti della vittoria in Coppa Davis nel 1976, Barazzutti è anche arrivato altre tre volte in finale nella competizione – perdendo nel ’77, nel ’79 e nell’80 – e nel 1978 ha occupato il settimo posto nel ranking Atp, suo miglior risultato. In bacheca a fine carriera conta cinque tornei Atp e come maggior piazzamento in uno Slam può vantare la semifinale agli Us Open e al Roland Garros.
Gli altri tennisti in classifica
Fabio Fognini, invece, è in un momento più avanzato di una carriera sicuramente di successo ma che, dato il suo talento, sarebbe potuta essere molto più brillante. Il tennista ligure ha conquistato nove tornei finora, arrivando anche nono nel ranking Atp nel 2019 per poi uscire quasi subito dalla top 10 e con un quarto di finale al Roland Garros del 2011 come miglior risultato negli Slam. Infine, altra giovane e affermata leva del tennis nostrano è Matteo Berrettini, che ha fatto molto parlare di sé per la prestigiosa finale di Wimbledon nel 2021. Matteo ha inanellato molti successi con diversi trofei in bacheca, un sesto posto nel ranking a inizio 2022 e due partecipazioni alle Atp Finals. Ora, dopo un periodo difficile, è tornato ad alti livelli e ha vinto da protagonista la Coppa Davis 2024.
Di una generazione precedente invece Paolo Bertolucci, soprannominato “Braccio d’oro” e al settimo posto della nostra classifica. Di tornei Atp lui ne ha vinti ben sei arrivando anche alla dodicesima posizione nel ranking, ma il grande highlight della sua carriera è senza dubbio la Coppa Davis conquistata nel 1976 insieme a Panatta, Zugarelli e Barazzutti.
Andreas Seppi, in ottava posizione, è invece ancora in attività ed è stato in top 100 del ranking fino al 2021, con il miglior piazzamento rappresentato dal diciottesimo posto nel 2013. Tennista versatile, Seppi ha la particolarità di essere riuscito a vincere tre tornei Atp su tre superfici diverse, diventando anche il primo italiano a vincere una competizione su erba a Eastbourne 2011; i suoi maggiori successi negli Slam sono due quarti di finale, raggiunti agli Australian Open nel 2009 e agli Us Open nel 2011.
Nelle ultime due posizioni troviamo Camporese e Gaudenzi, due tennisti in attività tra gli anni ’80 e l’inizio degli anni 2000 che hanno avuto fortune alterne. Entrambi arrivati al diciottesimo posto nel ranking Atp – il primo nel 1992, il secondo nel 1995 – sono accomunati dal fatto di essere arrivati cronologicamente dopo i grandi successi degli anni ’70, con la responsabilità di dover raccogliere un testimone pesante senza però che nessuno dei due sia riuscito a ottenere risultati di rilievo. Camporese si ritira con due titoli Atp vinti e un quarto turno agli Australian Open come miglior risultato in uno Slam, Gaudenzi con tre titoli Atp e un quarto turno al Roland Garros.
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