Il processo al Manchester City viene già definito “il processo del secolo”. Questo perché il terremoto che hanno provocato i 115 capi d’accusa mossi al club inglese non hanno scosso soltanto l’Inghilterra e la Premier League, ma l’intero sistema calcistico europeo. Le accuse alla squadra di Guardiola, tra le più ricche e potenti d’Europa, sono varie e alcune toccano quello che da anni ha regolato e condizionato il calciomercato europeo, il cosiddetto “Fair Play finanziario”. 

Nel 2023 è stata la Premier League a presentare presentato le varie accuse di presunte violazioni e da quel momento è partito un processo che arriverà alla sua conclusione proprio nella primavera di quest’anno, nel 2025. Le ripercussioni potrebbero essere inimmaginabili e potrebbero colpire sia il Manchester City che, come detto, anche il sistema calcistico europeo, che potrebbe essere costretto a ripensare sé stesso.

 

Processo al Manchester City: le accuse

 

Le accuse al Manchester City presentate dalla lega inglese, la Premier League, come detto sono 115. E queste 115 accuse sono diverse, varie, ma ugualmente importanti.

 

  • 54 riguardano informazioni false che sarebbero state fornite ai vertici della Premier League tra le stagioni 2009/10 e 2017/18
  • 14 riguardano il non aver fornito informazioni dettagliate e accurate sugli stipendi dei propri tesserati, in particolare i calciatori e gli allenatori tra le stagioni 2009/10 e 2017/18
  • 5 riguardano presunte violazioni delle regole economiche della Uefa, tra cui proprio il Fair Play finanziario, tra le stagioni 2013/14 e 2017/18
  • 7 riguardano presunte violazioni delle regole economiche vigenti in Premier League tra le stagioni 2015/16 e 2017/18
  • 35 per non aver collaborato all’indagine avviata dalla Premier League tra il dicembre 2018 e il febbraio 2023

 

Ricapitolando, il Manchester City è accusato di varie cose. Di aver gonfiato i propri bilanci, di aver pagato giocatori e allenatori in nero. I Citizens sono inoltre accusati di aver ricevuto soldi derivanti da sponsorizzazioni giudicate non opportune, accusa che però è già caduta, e di non aver garantito la documentazione adeguata agli enti ufficiali, come Premier League e Uefa, così da avere maggior libertà sul mercato, migliorare la squadra e raggiungere nel minor tempo possibile i propri obiettivi sportivi.

 

Da Manchester, ovviamente, negano tutto e si difendono con le unghie e con i denti. Il processo, altamente top secret, è andato in scena a Londra e ha coinvolto i migliori avvocati del Paese. Pep Guardiola, l’attuale allenatore del Manchester City, tempo fa in conferenza aveva detto che “dobbiamo essere considerati innocenti fino a prova contraria e sono convinto che non abbiamo fatto niente di male. Anche se sembra che gli altri club di Premier non vedano l’ora che ci puniscano”.

 

Processo Manchester City: cosa rischia il club allenato da Guardiola

 

Ma la domanda che si sta ponendo non solo tutta l’Inghilterra, ma anche tutta l’Europa è: cosa rischia il Manchester City? Sebbene la sentenza, anche per via della totale segretezza con cui si è svolto il processo, sia impronosticabile, lo spettro di opzioni è noto e anche in questo caso vario, e va da una maxi multa alla retrocessione in Championship, la Serie B inglese. Il Manchester City infatti rischia di:

 

  • Ricevere una penalizzazione tra i 60 e i 100 punti in classifica, che vorrebbe dire sicura retrocessione
  • Vedersi bloccato il mercato in entrata per svariati anni
  • Venire espulso direttamente, senza passare dalla penalizzazione, dalla Premier League e relegato in una imprecisata serie minore
  • Ricevere una maxi multa senza precedenti, capace di mettere in ginocchio anche i bilanci di uno dei club più ricchi d’Europa

 

La difficoltà a pronosticare un verdetto è dovuta anche al fatto che ci siano pochi precedenti. Gli unici sono relativi a Everton e Nottingham Forest, che nella stagione 2023/24 hanno ricevuto una penalizzazione in classifica per alcune violazioni delle “Regole sui profitti e la sostenibilità”, una serie di norme che fanno parte del regolamento della Premier League. Probabile però che, essendo le accuse mosse al Manchester City varie e riguardanti anche norme europee come il Fair Play finanziario, la pena, qualora il club fosse giudicato colpevole, sarebbe più dura.

 

Insomma, è difficile definire quale sarà il futuro del City, del calcio inglese ed europeo dopo questo processo. Il rischio è di vedere un club che negli ultimi anni ha scritto la storia della Champions League, con uno degli allenatori più vincenti di sempre, finire nel baratro. Sarà uno scenario strano, atipico per questo sport che negli ultimi anni ha spinto l'asticella sempre più in alto. Cosa faranno Haaland e compagnia? Chi potrà ingaggiarli e chi pagherà i loro stipendi? Non ci resta che attendere e capire in che direzione finirà il calcio.