Inghilterra-Danimarca, la Uefa apre un procedimento: cosa succede
L’Inghilterra ha raggiunto la finale e su questo non ci piove, sarà la squadra di Southgate a vedersela con l’Italia nel confronto finale di Wembley: alle ore 21:00 di domenica 11 luglio si chiuderà Euro 2020 (qui il nostro pronostico di Italia-Inghilterra), gli inglesi hanno raggiunto l’ultimo step grazie al successo sulla Danimarca. Che a distanza di giorni suscita ancora polemiche.
Non si parla soltanto del rigore generoso dato all’Inghilterra, anche se l’argomento principale di conversazione (e di sfottò è proprio questo): c’è chi ancora dubita di quel penalty assegnati ai Three Lions, grazie al quale la squadra di Southgate è riuscita ad approdare in finale (nonostante la parata di Schmeichel). Questo il video riassuntivo di quello che è successo in quei momenti decisivi dei tempi supplementari:
💥 STERLING va giù, per l’arbitro è calcio di RIGORE
— skysport (@SkySport) July 7, 2021
🧤 SCHMEICHEL PARA, ma non basta
✅ Il TAP-IN vincente di KANE porta l’INGHILTERRA in FINALE
➖
🎥 GLI HL ➡️ https://t.co/fG6GupNa9f#SkyEuro2020 #Euro2020 #SkySport #InghilterraDanimarca pic.twitter.com/XkeWMTtg3Y
La Uefa e il procedimento aperto contro l’Inghilterra: ecco perché
Nel procedimento aperto dalla Uefa contro l’Inghilterra, però, c’entra poco il presunto tuffo di Sterling. Si parla però sempre del calcio di rigore, oltre che di altre questioni. Sul sito ufficiale, la Uefa dice che “È stato aperto il procedimento disciplinare a seguito della semifinale di Euro 2020 tra Inghilterra e Danimarca (2-1), giocata il 7 luglio allo stadio di Wembley, a Londra”.
Le motivazioni? Sono tre in tutto. La prima, come detto, riguarda il calcio di rigore: nel momento del calcio, alcuni tifosi inglesi avrebbero puntato un laser negli occhi del portiere Schmeichel (senza effetto, tra l’altro, visto che il danese ha anche parato il rigore). Oltre a ciò, ci sarebbero stati dei disturbi causati dai sostenitori inglesi durante l’inno danese, al quale si aggiunge pure l’accensione di fuochi d’artificio.
La Uefa conclude il suo comunicato ufficiale dicendo che “il caso sarà trattato dall’Organo di Controllo, Etica e Disciplina UEFA (CEDB) a tempo debito”.