La Football Association Challenge Cup, comunemente nota come FA Cup, è la coppa nazionale più amata d’Europa. Negli anni il torneo si è trasformato, per tutta l’Inghilterra, in uno spaccato di società. Ha rappresentato gioie e dolori della gente comune, speranza per le piccole squadre di battere le big della Premier League. La FA Cup è incomparabile a ogni altra coppa nazionale, tanto meno alla nostra Coppa Italia, per storia e tradizione ma anche per il sentimento, romantico e genuino, che la accompagna. La FA Cup fa parte della cultura popolare inglese, ha le proprie radici nella storia britannica e il suo sviluppo, le sue trasformazioni, sono andate di pari passo con quelle della società che la ospita.

 

Per questo non sorprende che, per certe squadre, sia più importante di una coppa europea. Negli anni la FA Cup ha regalato finali a cui non partecipava nessuna big di Premier e sogni ad occhi aperti per tante squadre che fino a quel momento avevano visto Wembley soltanto in televisione. Per capire meglio cos’è la FA Cup bisogna partire però dalla sua storia, attraversare il regolamento e parlare del cosiddetto “Giant Killing”, un fenomeno calcistico tutto inglese, diventata ispirazione ed esempio da seguire per tutte le Federazioni europee, che racchiude tutto il bello del calcio.

 

La storia della FA Cup: quando è nata e perché

 

L’FA Cup è il torneo calcistico ufficiale più antico al mondo. La sua prima edizione risale al 1871, ben 17 anni prima della nascita dell’odierna Premier League, quando il calcio si stava ancora diffondendo in Europa ed era lontano dal fenomeno di massa che è oggi.

 

La sua istituzione ufficiale risale al 20 luglio 1871 quando, negli uffici del giornale The Sportsman, il segretario della Football Association, ovvero la Federazione calcistica inglese, C. W. Alcock propose al comitato esecutivo di istituire una competizione per le squadre aderenti all’associazione. Nel giro di qualche mese quindi la Federazione inaugurò la FA Cup, con la prima edizione che fu vinta dal Wanderers Football Club, che nella finale del 16 marzo 1872 batterono il Royal Engineers.

 

Il calcio inglese a quei tempi era molto diverso da quello che vediamo oggi, e anche la FA Cup era inizialmente pensata per club dilettantistici. Fu nel 1882 che la coppa fu aperta anche ai professionisti, con il Blackburn Olympic che fu il primo club professionistico a vincere il torneo l’anno successivo. L’FA Cup continuò a evolversi nel corso degli anni, avvicinandosi al formato che vediamo oggi nel 1888, quando furono introdotti i turni di qualificazione, con le squadre che si scontravano su base regionale.

 

Nella stessa stagione venne istituito il primo campionato, di pari passo con la nascita della Football League, e si fece strada il sogno del “Double”, ovvero la vittoria, nella stessa stagione, di campionato ed FA Cup.

 

FA Cup: formula e regolamento

 

La formula e il regolamento della FA Cup, come anticipato, è cambiato molto nel corso degli anni. Quella di oggi è un torneo con match a eliminazione diretta in partita unica, senza quindi andata e ritorno. In caso di pareggio, niente supplementari e rigori, ma si ricorre al “replay”. Il replay consiste in una seconda partita tra le due squadre, ma questa volta a campi invertiti. In caso di ulteriore parità entrano in gioco i supplementari e successivamente i calci di rigore. Questa è la prima delle evoluzioni che ha vissuto la coppa: in passato infatti si andava avanti con i replay ad oltranza, fino a che una squadra non prevaleva.

 

In FA Cup non ci sono teste di serie, con il sorteggio che è totalmente casuale e proprio al momento dell’estrazione si decide chi gioca in casa e chi in trasferta. A partecipare al torneo sono oltre 700 squadre, non soltanto i club professionisti, ma anche quelli dilettantistici. In FA Cup si trovano quindi tutti i club di Premier League, Championship, League One e League Two, oltre alle squadre delle tre leghe semiprofessionistiche. I club che non fanno parte di questi campionati possono partecipare, a patto che nella stagione precedente abbiano disputato almeno una partita di FA Cup, FA Trophy o FA Vase (competizioni semiprofessionistiche).

 

La coppa inizia ad agosto con un turno preliminare tra le squadre di più basso ranking. Questi club affrontano un ulteriore turno eliminatorio prima di entrare nel tabellone principale, composto da sei turni ad eliminazione diretta, che inizia solitamente a novembre e comprende le squadre di League One e League Two. I club di Premier League e Championship arrivano nel terzo turno, in programma a gennaio. La finale si svolge a Wembley e al vincitore è garantita la qualificazione in Europa League.

 

L’FA Cup e il fenomeno dei “Giant Killing”

 

Ogni anno in FA Cup assistiamo a piccole squadre che riescono a battere le big di Premier League. Questo è determinato da molti fattori: spesso le squadre di massima serie si trovano a sottovalutare impegni contro club di leghe inferiori e attuano un massiccio turnover, mentre per queste squadre questo tipo di partite valgono una stagione.

 

A differenza della nostra Coppa Italia inoltre, chi gioca in casa è deciso in maniera totalmente casuale al momento del sorteggio, quindi spesso le big del campionato si ritrovano a giocare in trasferta su campi ostici con un tifo caldo, determinante per spingere la squadra di casa all’impresa.

 

Tutti questi fattori hanno contribuito a creare la leggenda dei “Giant Killing”, letteralmente “l’uccisione dei giganti”. Un fenomeno che si applica soltanto alla FA Cup e che vuole indicare squadre di leghe inferiori che eliminano i più blasonati club di Premier League.