Alexander Zverev, uno dei più talentuosi tennisti della sua generazione, è un esempio di determinazione dentro e fuori dal campo. Dietro i successi che lo hanno portato ai vertici del tennis mondiale, c'è una sfida personale che affronta sin dalla tenera età: il diabete. Diagnosticato molto presto, il tedesco ha trasformato questa condizione in una fonte di motivazione, dimostrando che nessun ostacolo è insormontabile per chi è spinto dalla passione e dalla disciplina. La sua storia non è solo quella di un campione, ma anche di un uomo che ha deciso di lottare per sensibilizzare il mondo sul diabete e ispirare giovani che vivono la stessa condizione. 

 

La scoperta del diabete per Zverev: un bambino che sognava in grande 

 

La diagnosi di diabete arrivò presto nella vita di Sascha, come viene spesso soprannominato, ossia quando aveva appena 4 anni. Già allora, Zverev mostrava una passione innata per lo sport, praticando tennis, hockey e calcio. Nonostante la malattia, il suo sogno era chiaro: diventare un tennista professionista. Tuttavia, non mancavano i dubbi. Alcuni medici espressero scetticismo sul fatto che un atleta con diabete potesse competere ai massimi livelli, ma Zverev non si lasciò scoraggiare. Anzi, questa sfida alimentò la sua determinazione. Sin da giovane, sviluppò la disciplina necessaria per gestire la malattia e, al tempo stesso, migliorare costantemente il suo livello di gioco. Non è stato facile, però. 

 

Qual è il tipo di diabete che ha Zverev e cosa comporta per lui 

 

Sascha Zverev ha il diabete di tipo 1, una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca le cellule del pancreas che producono insulina, un ormone essenziale per regolare i livelli di zucchero nel sangue. A differenza del diabete di tipo 2, spesso associato a fattori legati allo stile di vita, il tipo 1 richiede una gestione continua e meticolosa tramite monitoraggi regolari e somministrazioni di insulina. 

  

Per un atleta di élite come Zverev, le sfide sono ancora più grandi. Il dispendio energetico durante una partita di tennis è enorme e i livelli di zucchero nel sangue possono fluttuare rapidamente. Questo comporta la necessità di un monitoraggio continuo, una gestione accurata della dieta e una preparazione impeccabile prima e durante ogni match. Ma Zverev ha dimostrato di saper gestire il diabete con la stessa precisione con cui esegue i suoi colpi. 

 

Zverev e l’insulina in campo: un gesto necessario  

 

Non è raro vedere Zverev utilizzare le pause di gioco per misurare i suoi livelli di glicemia e, se necessario, somministrarsi insulina. Questo gesto, che potrebbe sembrare straordinario per chi guarda da fuori, è parte integrante della sua routine. Tuttavia, non sempre è stato semplice. In alcuni tornei, Zverev si è scontrato con regolamenti che limitavano le somministrazioni in campo, costringendolo a uscire con un “toilet break” per effettuare l'iniezione. Una situazione che l'atleta ha definito "assurda", poiché interferisce non solo con la sua salute, ma anche con la concentrazione e il ritmo di gioco. 

  

Queste difficoltà non lo hanno comunque fermato. Zverev ha dimostrato che, anche nelle situazioni più complicate, è possibile trovare soluzioni e continuare a competere al massimo livello anche per gli altri. Nel 2022, il tennista ha infatti deciso di condividere pubblicamente la sua storia. Ha fondato la "Alexander Zverev Foundation", un’organizzazione dedicata a supportare bambini e giovani affetti da diabete di tipo 1 e a promuovere la prevenzione del diabete di tipo 2. La sua missione va oltre lo sport: vuole dimostrare che il diabete non deve essere un limite, ma può diventare un'opportunità per motivare sé stessi e gli altri.