Chiunque, anche chi di tennis magari si intende di meno, ha almeno una volta nella vita sentito nominare il Grande Slam. Si tratta di uno dei più grandi traguardi che un tennista possa raggiungere e infatti solo i più grandi della storia della racchetta ci sono riusciti, ma in cosa consiste esattamente la conquista di un Grande Slam?



Come funziona il Grande Slam: quali sono i tornei da vincere



Molto semplicemente, un Grande Slam è la vittoria nello stesso anno di tutti e quattro i tornei di tennis più importanti al mondo: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open. L’espressione Grande Slam è stata “rubata” al gioco del bridge, dove indica il colpo massimo realizzabile, e infatti aggiudicarsi in un anno quattro tornei così prestigiosi corrisponde in un certo senso al risultato migliore conseguibile nel circuito tennistico. 



Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open sono organizzati dalle nazioni che storicamente hanno vinto per prime la Coppa Davis – rispettivamente Australia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti – e dall’inizio di quella che è conosciuta come Era Open rappresentano gli eventi più importanti dell’anno, oltre ad essere ognuno la massima espressione delle diverse superfici di gioco: sintetico su base di cemento (Green Set) per gli Australian Open, terra rossa per il Roland Garros, erba per Wimbledon e cemento con uno strato di gomma, silice e resina per gli US Open. È chiaro quindi che chi riesca a vincere tutti e quattro i tornei nello stesso anno dimostra di essere uno dei migliori tennisti della sua epoca per la capacità di giocare ad altissimi livelli nonostante le condizioni diverse dei campi.



Chi ha vinto il Grande Slam?



Come già addetto, nella sua declinazione più immediata il Grande Slam imporrebbe di riuscire a vincere tutti e quattro i principali tornei di tennis del mondo nel corso dello stesso anno. Questa impresa in inglese è conosciuta con il nome più specifico di Calendar Grand Slam e non è riuscita quasi a nessuno, se non in tempi più lontani: il primo a riuscirci in singolo tra gli uomini fu Don Budge, nel 1938 e da dilettante, mentre il secondo e ultimo fu Rod Laver che invece infilò le quattro vittorie in due occasioni, una volta da dilettante nel 1962 e una volta in formula Open nel 1969. Per quanto riguarda le donne, invece, la prima è stata Maureen Connolly da dilettante nel 1953, poi seguita da Margaret Smith Court nel 1970 e infine da Steffi Graf nel 1988 – che tra l’altro vinse nello stesso anno anche l’oro alle Olimpiadi di Seul.



Le altre versioni del Grande Slam



Oltre al Calendar Grand Slam, ci sono altre versioni dell’impresa di cui gli addetti ai lavori tengono conto nella carriera dei tennisti. Esiste ad esempio anche il Grande Slam virtuale, o Piccolo Slam, che consiste nel vincere consecutivamente i quattro Slam ma non nello stesso anno solare: tra gli uomini c’è riuscito solo Novak Djokovic tra il 2015 e il 2016, mentre tra le donne ce l’hanno fatta Martina Navratilova (1983-84), Steffi Graf (1993-93) e Serena Williams (ben due volte, 2002-03 e 2014-15). C’è poi da considerare il Career Grand Slam, ossia l’aver vinto i quattro tornei almeno una volta in carriera; un albo d’oro che in questo caso si allarga a profili come Fred Perry, Andre Agassi, Roger Federer, Rafael Nadal, Billie Jean King e Maria Sharapova



C’è chi considera il Grande Slam d’Oro, che alla vittoria dei quattro Slam in carriera aggiunge anche la medaglia d’oro alle Olimpiadi estive e che è un traguardo raggiunto solo da DjokovicAgassi, Nadal, Williams e Graf (quest’ultima tra l’altro nello stesso anno del suo Calendar Grand Slam, unica nella storia ad esserci riuscita), oltre alla nostra Sara Errani che lo ha realizzato nel doppio. Infine c’è il Super Slam, ossia aver vinto almeno una volta in tutte le categorie dei quattro tornei (singolo, doppio e doppio misto): solo Martina Navratilova, Margaret Smith e Doris Hart sono riuscite in un’impresa simile.