Nel mondo del tennis, col termine di "lucky loser" (traducibile in italiano come "perdente fortunato") si riferisce a un giocatore che, nonostante la sconfitta nelle fasi di qualificazione di un torneo, riceve una seconda chance per competere nel tabellone principale a causa del ritiro di uno o più giocatori già qualificati.

 

Come funziona il meccanismo del lucky loser nel tennis

 

Il meccanismo del lucky loser è semplice: durante le qualificazioni, i giocatori che non riescono a garantirsi un posto nel draw principale, ma che hanno raggiunto gli ultimi turni, possono essere selezionati come lucky loser. La loro scelta dipende da vari fattori, tra cui il ranking e l'ordine di eliminazione, fornendo così un criterio equo e trasparente per determinare chi ottiene questa inaspettata opportunità.

 

La presenza dei lucky loser nel circuito professionistico del tennis è un chiaro esempio di come lo sport in questione offra possibilità di successo anche in circostanze apparentemente sfavorevoli. Questi giocatori, reintrodotti nel torneo, hanno la possibilità di sfidare avversari di alto livello, guadagnare preziosi punti per la classifica mondiale e, in alcuni casi, procedere a fasi avanzate del torneo o addirittura conquistare titoli.

 

L'introduzione dei lucky loser è motivata non solo dalla necessità di completare il tabellone in caso di ritiri, ma anche dalla volontà di mantenere un alto livello di competitività e spettacolo. La loro storia nel tennis è costellata di episodi memorabili, con alcuni di essi che hanno sfruttato al massimo la loro seconda chance, sorprendendo pubblico e critica con prestazioni eccellenti. Si può citare ad esempio Marco Cecchinato, che nel 2018 proprio da lucky loser è riuscito addirittura a vincere l’ATP 250 di Budapest; Luca Nardi, invece, sempre da lucky loser è stato in grado di battere il n.1 al mondo Novak Djokovic a Indian Wells nel 2024.

 

Oltre al loro impatto sportivo, i lucky loser rappresentano una metafora della resilienza e della capacità di non arrendersi di fronte alle difficoltà. La loro presenza ricorda a tutti gli atleti l'importanza di persistere, lavorare sodo e rimanere pronti a cogliere le opportunità, perché nel mondo del tennis, come nella vita, a volte anche una sconfitta può trasformarsi in un inaspettato trampolino di lancio verso successi maggiori.