Col termine "wild card" si riferisce a un invito diretto che viene concesso a un tennista, permettendogli di partecipare a un determinato torneo senza passare attraverso le qualificazioni, anche se non soddisfa i criteri di ranking necessari. Questa opportunità è particolarmente preziosa in tornei di grande calibro, come i Grand Slam o i Masters 1000, dove la competizione per entrare nel tabellone principale è serrata.

 

Come funzionano le wild card e a chi sono assegnate

 

Le wild card sono assegnate dagli organizzatori dei tornei per diversi motivi. Uno dei più comuni è promuovere talenti locali; i giocatori del paese ospitante possono così avere la chance di competere su palcoscenici prestigiosi davanti al proprio pubblico. Altro motivo frequente è offrire a giocatori di alto profilo, magari in fase di ritorno dopo un infortunio o un periodo di inattività, la possibilità di partecipare senza aver raccolto i punti necessari per la qualificazione diretta.

 

L'assegnazione delle wild card non è priva di critiche. Alcuni sostengono che rappresentino addirittura un’ingiustizia, perché privilegiano nomi popolari o talenti locali a scapito di giocatori che, sebbene possano avere un ranking superiore, devono affrontare le fasi delle qualificazioni. Dall’altra parte, però, la wild card resta uno strumento essenziale per mantenere un interesse commerciale e mediatico elevato nei tornei, attrarre spettatori e sostenere lo sviluppo di giovani promesse.

 

La decisione di chi riceve una wild card viene presa con grande attenzione dagli organizzatori, che devono bilanciare equità sportiva, aspettative del pubblico e i già citati interessi commerciali. In alcuni casi, queste scelte hanno portato a sorprese memorabili, con giocatori wild card che avanzano fino a stadi avanzati del torneo, creando storie entusiasmanti e imprevedibili. Possiamo citare ad esempio Goran Ivanišević, che nel 2001 partecipò a Wimbledon proprio grazie ad una wild card e alla fine vinse lo Slam.  

 

Come visto, dunque, la wild card rimane uno degli elementi più controversi del tennis professionistico, capace di offrire spettacolo e opportunità, ma anche di suscitare discussioni sulla sua giustizia e sul suo impatto.