Il 16 agosto del 2001 a San Candido, località in provincia di Bolzano, nasce quello che oggi è il migliore esponente del tennis italiano. Perché la crescita di Jannik Sinner è stata straordinaria, proprio come il suo talento. E non lasciatevi ingannare da quello sguardo spesso gelido, a non far trasparire, nel bene o nel male, alcuna emozione o fragilità durante i suoi match: è la personalità di questo ragazzo a fare la differenza. 

 

Piazzamenti record fin dalla giovanissima età, competizioni internazionali vinte come un veterano: tutti successi costruiti fin da bambino con enorme sacrificio insieme al fratello Mark in Val Fiscalina. Ripercorriamo la carriera del tennista altoatesino attraverso le tappe più importanti della sua crescita, analizzando lo stile di gioco, tra grandi vittorie e comprensibili delusioni. Partiamo innanzitutto dalle sue origini.

 

Jannik Sinner: le origini

 

Jannik Sinner è nativo di Sesto, paese della Val Pusteria, comune di neanche 2000 abitanti che si trova nella provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. Sinner è italianissimo ma ha origini tedesche: i genitori si chiamano Siglinde e Hanspeter. 

 

Età e altezza

 

Per quanto riguarda l'età, Sinner è nato il 16 agosto del 2001: è dunque giovanissimo ed ha ancora ampi margini di miglioramento. L'altezza è di 188 cm.

 

Storia e carriera di Jannik Sinner: da sciatore predestinato ad astro del tennis

 

Tra le montagne del Trentino i coetanei di Jannik si innamorano e praticano fin da subito lo sport maggiormente alla portata in quelle zone: lo sci. Anche Sinner, dai quattro ai tredici anni, percorre le discese della Val Pusteria con passione e impegno, tanto da ottenere ottimi risultati nello slalom gigante nelle varie competizioni nazionali e internazionali. 

 

Impossibile immaginare qualcosa di diverso con due genitori, Siglinde e Hanspeter, proprietari del piccolo rifugio “Fondo Valle”. Eppure quella pallina e quella racchetta catturano l’interesse di Jannik. Dai primi scambi nella palestra di Bolzano decide di dedicarsi esclusivamente al tennis trasferendosi al Piatti Tennis Center di Bordighera, dove il giovane viene seguito da Riccardo Piatti e Andrea Volpini.

 

La svolta, dopo aver vinto e ben figurato in tornei minori, arriva nel 2018: a soli sedici anni e mezzo Sinner vince il suo primissimo incontro di un trofeo professionale, ovvero il Future Egypt F3 tenutosi a Sharm El Sheikh ed entra così ufficialmente nella classifica mondiale. La fortuna assiste il suo talento naturale e grazie a una wild card riesce a fare il proprio esordio all'interno del circuito Challenger. Al termine di questa competizione scala la classifica mondiale fino ad arrivare alla posizione 551. Sempre grazie a una wild card partecipa al Challenger 80 e riesce a trionfare nelle fasi finali. Diventa così il giocatore più giovane della storia del tennis a vincere questo titolo e, in virtù della sua performance, si classifica al 324esimo posto della classifica mondiale.

 

Jannik Sinner: la consacrazione internazionale

 

È con il raggiungimento della maggiore età che Sinner comincia a frantumare record su record. Il 27 Settembre 2020 partecipa per la primissima volta al Roland Garros riuscendo a diventare così il primo giocatore classe 2001 a raggiungere gli ottavi di una prova del Grande Slam. Un traguardo che migliorerà in seguito, raggiungendo i quarti della competizione. E poco importa se in quell’occasione troverà di fronte uno straordinario Rafa Nadal: lo spagnolo lo batte in tre set, ma Sinner raccogliere una super prestazione con due set di straordinaria rilevanza sulla terra rossa del Roland Garros.

 

Con la vittoria del torneo ATP 250 di Sofia, Sinner raggiunge poi la 37a posizione nel ranking mondiale, pronto a una nuova straordinaria stagione. Che tocca le sue vette più alte a Miami, con la finale nel Master 1000 a soli 19 anni dopo aver battuto lo spagnolo Bautista. Dovrà arrendersi a Hurkacz nell’ultimo atto, ma si piazza al numero 23 del ranking diventando il più giovane tennista italiano a raggiungere tale posizione. Il 2021 è l’anno della definitiva consacrazione: Sinner si regala in questa stagione ben quattro titoli ATP più la finale a Miami e l’ingresso nella top 10. Subentra come riserva, durante le ATP Finals di Torino, all’amico e rivale Berrettini (infortunato): Hurkacz battuto 2-0 e vittoria dedicata proprio a Matteo. Chiude l'annata alla posizione nº 10 della classifica, quarto tennista italiano di sempre a concludere la stagione da top 10

 

Nella stagione tennistica 2022 Jannik Sinner partecipa al torneo di Miami ma è costretto a ritirarsi a causa di un infortunio. Brillantemente superato con l’arrivo di Wimbledon, in cui raggiunge i quarti di finale (poi battuto da Djokovic), raggiungendo l’ennesimo risultato storico del tennis italiano. 

 

Nel 2023 Sinner ha vinto il Masters 1000 di Toronto in Canada ed è arrivato in finale alle ATP Finals, perdendo all'ultimo step contro Djokovic. Poi, però, poco dopo è arrivato il grande successo con la Nazionale italiana in Coppa Davis. Sempre nello stesso anno, Jannik ha raggiunto il 4° posto nella classifica ATP.

 

A inizio 2024 è arrivato il primo Slam in carriera: l'Australian Open, vinto in finale contro Medvedev dopo aver sconfitto anche Djokovic in semifinale. Poco dopo, Sinner ha trionfato anche all'ATP di Rotterdam, confermando l'ottimo periodo di forma. Adesso è salito alla posizione n.3 del ranking ATP.

 

La possibilità che possa vincere il prossimo Slam in programma nel 2024, vale a dire il Roland Garros, è offerta a quota 5.00 su Sisal. Staremo a vedere...

 

I due coach di Jannik Sinner

 

Attualmente il coach di Jannik Sinner è l'australiano Darren Cahill, ex tennista ed ex allenatore di Andy Murray. Classe 1965, affianca Jannik da metà 2022 e sta contribuendo ad affinare il suo tennis. L'altro coach di Sinner è Simone Vagnozzi, ex tennista classe 1983.

 

Qual è il patrimonio di Jannik Sinner

 

Non si hanno notizie certe circa il patrimonio di Jannik Sinner, c'è chi parla di oltre 50 milioni di euro, frutto di vittorie nelle competizioni e di contratti di sponsor, ma la cifra potrebbe essere più alta come più bassa di quella indicata. Di sicuro col tennis c'è la possibilità di avvicinarsi a montepremi importanti e di attirare sponsor di primo livello, quindi c'è da aspettarsi che Sinner, se ancora non è multimilionario, continuando così lo diventerà presto.

 

Il tennis di Sinner: le caratteristiche principali dell’altoatesino

 

Come gioca Sinner? Moderno, tecnico e con una qualità di palleggio aggressivo da fondo campo: i colpi migliori di Sinner sono sprigionati attraverso la velocità dei colpi in dritto o rovescio, con la quale fa viaggiare la pallina in ogni angolo del campo. La postura e il controllo della racchetta sono il segreto per uscire da ogni situazione di difficoltà all’interno di una partita, attraverso un uso frequente di uno swing “ atutto braccio”. Il rovescio sembra essere l’arma più naturale di Sinner, che quando alza i ritmi della partita diventa difficilmente contenibile per quell’altissima rapidità sprigionata nel colpo.