
Sottosterzo e sovrasterzo in F1: cosa significano e quali sono le differenze
Quando guardiamo un Gran Premio di Formula 1 ci sono due suoni ben distinti che si ascoltano: quello delle auto che sfrecciano a grande velocità e quello delle voci dei commentatori (o dei team radio). Nel secondo caso si sentono spesso utilizzare parole molto tecniche e tra le più utilizzate c'è sicuramente il binomio sottosterzo e sovrasterzo. Ma cosa significano? E quali sono le differenze? Approfondiamo uno dei temi più discussi e domandati dagli spettatori della F1.
Sottosterzo e sovrasterzo nella F1: cosa sono e cosa succede all'auto
Nel mondo della Formula 1 (e del motorsport in generale), i termini sovrasterzo e sottosterzo descrivono il comportamento della vettura in curva e il modo in cui le ruote rispondono ai comandi del pilota. Non sono dunque termini che hanno a che fare con il volante della monoposto, ma bensì con la reazione fisica che l'intero veicolo ha nei confronti di un cambio di direzione. Sottosterzo e sovrasterzo, dunque, sono due tipologie di risposta in termini di gravità: vediamole nello specifico.
Sottosterzo: significato e come funziona
Il sottosterzo si verifica quando la vettura tende ad allargare la traiettoria in curva rispetto a quanto previsto dal pilota. In pratica, l’auto non sterza abbastanza e tende ad andare dritta sull'angolo esterno della curva. Le cause possono essere molteplici: eccessiva aderenza delle ruote posteriori rispetto alle anteriori, carico aerodinamico concentrato più sul posteriore, pneumatici anteriori freddi o usurati, velocità troppo alta all'ingresso in curva.
Cosa succede in caso di sottosterzo, dunque? Che il pilota è costretto a rallentare in curva o ad aumentare esponenzialmente l'angolo di sterzata per mantenere la monoposto sulla traiettoria desiderata. Parliamo di un comportamento che rende l'auto sicuramente più prevedibile per il pilota, ma con le performance che possono abbassarsi al momomento della curva. Un pilota che lo preferisce? Uno dei più grandi di sempre: Fernando Alonso.
Sovrasterzo: significato e come funziona
Il sovrasterzo è sostanzialmente il contrario di quanto detto finora: la vettura gira più di quanto il pilota voglia, con il posteriore che perde aderenza e scivola verso l’esterno della curva. Le cause, in questo caso, solitamente sono: maggiore aderenza delle ruote anteriori rispetto alle posteriori, eccessivo carico aerodinamico sull'anteriore, accelerazione eccessiva in curva e conseguente perdita di trazione, pneumatici posteriori usurati o surriscaldati.
Guidare in sovrasterzo è molto complicato, anche se può portare grandi vantaggi e far affrontare le curve ad alta velocità. Il rischio, sempre dietro l'angolo, è però quello di perdere il controllo della vettura e far sì che il posteriore si allarghi troppo verso l'esterno, portando a un testacoda. I piloti che amano guidare in sovrasterzo? Molti di quelli più recenti, tra cui Charles Leclerc e Max Verstappen.
Le differenze tra sottosterzo e sovrasterzo: l'elenco con i dettagli
Abbiamo, dunque, capito che sottosterzo e sovrasterzo sono una dicotomia nel mondo della Formula 1. Guardiamo allora l'elenco delle principali differenze tra i due:
- Definizione: Sottosterzo → l’auto gira meno del previsto, Sovrasterzo → più del previsto.
- Effetto in traiettoria: Sottosterzo → l’auto va lunga in curva, Sovrasterzo → il retrotreno scivola.
- Causa principale: Sottosterzo → poco grip all’anteriore, Sovrasterzo → poco grip al posteriore.
- Sensazione per il pilota: Sottosterzo → l’auto non risponde bene allo sterzo, Sovrasterzo → il posteriore è instabile.
- Correzione: Sottosterzo → ridurre velocità, più carico davanti, Sovrasterzo → controsterzare, più carico dietro.
- Effetto sulle prestazioni: Sottosterzo → più sicuro ma più lento in curva, Sovrasterzo → più veloce ma instabile.