Tra gli appassionati di tennis, molti ricordano Nick Kyrgios per la finale di Wimbledon del 2022. Tuttavia, negli ultimi anni, la vetrina del tennis mondiale ha mostrato soprattutto uno strepitoso Jannik Sinner, capace di arrivare in testa al ranking mondiale. Il tennista australiano, invece, si è fatto notare più per gli attacchi social al campione altoatesino che per i risultati sul campo. Ma perché Kyrgios ha preso di mira Sinner? Ripercorriamo la vicenda tra i due tennisti e la polemica che li vede protagonisti.

 

Sinner, il supercampione con l'ombra del doping

 

Jannik Sinner ha rapidamente scalato le classifiche mondiali grazie a una serie di successi straordinari. Con le vittorie di due Australian Open e un US Open, oltre a due Coppe Davis da protagonista con la squadra azzurra, Sinner è diventato il primo italiano a raggiungere il numero uno del ranking ATP, conquistando l'ammirazione di appassionati e addetti ai lavori.

 

Tuttavia, la sua carriera ha recentemente subito una battuta d'arresto a causa di una squalifica, che ha sollevato polemiche e dibattiti nel mondo del tennis. La sospensione di tre mesi, inflitta a Sinner, è stata una sorpresa per molti. Il giovane tennista è risultato positivo al clostebol, una sostanza presente in molte creme per la cura delle ferite.

 

Le dichiarazioni del suo team e degli investigatori hanno confermato che la contaminazione è avvenuta in modo accidentale: il fisioterapista di Sinner, trattando una ferita del giocatore, avrebbe utilizzato uno spray contenente la sostanza incriminata senza adottare le dovute precauzioni. Nonostante il Tribunale Arbitrale dello Sport non abbia riscontrato intenzionalità nel doping, Sinner ha accettato la squalifica in accordo con l'Agenzia Mondiale Antidoping (WADA). La sospensione terminerà il 4 maggio 2025, permettendogli di tornare in campo in tempo per il Roland Garros.

 

Nick Kyrgios, talento inespresso e carattere difficile

 

Kyrgios, tennista australiano di origini greche e malesi, ha raggiunto il suo miglior ranking nel 2016, posizionandosi al 13º posto mondiale. Nel corso della sua carriera, ha conquistato sette titoli ATP in singolare e quattro in doppio, tra cui spicca la vittoria agli Australian Open 2022 in coppia con Thanasi Kokkinakis. Nello stesso anno disputa anche la sua unica finale Slam in singolare, perdendo contro Novak Djokovic a Wimbledon.

 

Tuttavia, la sua carriera è stata spesso caratterizzata da comportamenti sopra le righe e da una certa discontinuità nelle prestazioni, attribuibili a problemi caratteriali e a uno stile di vita non sempre in linea con quello di un top player. Nel 2015, è stato persino squalificato dall'ATP per otto settimane e multato di 25.000 dollari per scarso impegno e comportamento non professionale durante un match contro Miša Zverev all'ATP 1000 di Shanghai.

 

Più in generale, sono stati gli infortuni ad aver frenato la carriera di Kyrgios, più volte vicino al ritiro. Di recente, è stato costretto a dare forfait per un dolore al polso durante un match del primo turno agli Indian Wells.

 

Kyrgios, le polemiche e gli attacchi a Sinner

 

In questo contesto, Nick Kyrgios, noto per il suo talento e per le sue frequenti esternazioni controverse, ha colto l'occasione per esprimere pubblicamente il suo disappunto riguardo alla situazione di Sinner.

 

Attraverso i suoi profili social, l'australiano ha definito il patteggiamento tra Sinner e la WADA un "giorno triste per il tennis". In particolare, ha criticato la squalifica di soli tre mesi, senza perdita di titoli o premi in denaro, vedendola come una disparità di trattamento rispetto ad altri casi simili nel passato. Kyrgios ha anche annunciato l'intenzione di organizzare discussioni pubbliche sull'argomento, coinvolgendo altri giocatori che condividono la sua opinione.

 

Le dichiarazioni di Kyrgios hanno scatenato una serie di reazioni contrastanti tra i fan e gli addetti ai lavori. Molti utenti sui social media lo hanno criticato, accusandolo di superficialità e di non aver compreso appieno le circostanze della squalifica di Sinner. Alcuni hanno evidenziato come la WADA stessa abbia riconosciuto l'involontarietà della contaminazione, rendendo la squalifica una misura precauzionale piuttosto che punitiva.

 

Nonostante le polemiche, Sinner ha mantenuto un atteggiamento composto, concentrandosi sul suo ritorno in campo e sulla sua carriera. Ma già dalla fine del 2024, con l'imporsi di Sinner sulla scena mondiale, Kyrgios aveva trasformato il caso Clostebol in un cavallo di battaglia, attaccando ripetutamente il collega. 

 

L'ultimo episodio della crociata social di Kyrgios si è verificato nel marzo 2025, quando Matteo Berrettini è stato eletto "uomo più sexy del tennis" durante il NothingMajorShow. Kyrgios ha commentato la notizia con un velenoso: "E per di più senza Clostebol".