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La Scopa è considerato il più tradizionale dei giochi di carte italiani: è basato su strategia e memoria, con un insieme di regole abbastanza semplice.
La Scopa si gioca con un mazzo di 40 carte italiane divise in 4 semi (coppe, denari, bastoni e spade) ciascuno composto da 10 carte (asso, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, fante, cavallo, re). Generalmente il numero dei partecipanti al gioco è di 4 persone, ma può essere variabile.
Lo scopo del gioco è realizzare il maggior numero di punti, ottenuti sommando il numero di carte accumulate nelle mani giocate e le scope fatte.
La storia del gioco della scopa
Siamo a Napoli nel ‘400 e al porto i pescatori si giocano i bottini conquistati nelle loro scorribande. È qui che sembra sia nato il gioco di carte italiano più noto della tradizione: la scopa.
Esiste un'altra ipotesi all'origine di questo divertente passatempo: si ritiene che la scopa leghi le sue origini da due giochi di carte popolari nel ‘400 in Spagna, ossia lo Scarabucion e la Primiera (da cui derivano i punti della Primiera nella scopa).
Come si gioca a scopa?
Vediamo nel dettaglio quali sono le regole del gioco:
1. Ciascun giocatore riceve 3 carte in mano e il mazziere ripone quattro carte scoperte a terra.
2. La partita può iniziare. Ognuno gioca una carta per volta.
3. La presa può avvenire fin da subito se il primo giocatore ha una carta della stessa figura di una delle quattro a terra. Altra tattica di gioco è quella di prendere due carte da terra, che sommate raggiungono il valore della carta che si vuole lanciare. Attenzione però, se il valore della carta giocata coincide con una delle carte sul tavolo il giocatore è obbligato a prendere quella.
4. Il punto massimo si ottiene se si riescono a prendere tutte le carte scoperte rimaste a terra in una sola giocata che sommate raggiungono il valore della carta che si ha in mano. In questo caso il giocatore ha "fatto scopa" e ottiene 1 punto.
5. Alla fine del primo giro, il mazziere distribuisce ancora tre carte a testa. Ma solo nella prima mano di gioco il mazziere pone le quattro carte scoperte a terra.
I punteggi sono così divisi: 1 punto per ogni scopa conquistata, 1 punto al giocatore che ha finito la partita con più carte, 1 punto a chi ha più carte con il seme di denari, 1 punto al giocatore che ha conquistato il 7 di denari (o Settebello) e, in ultimo, 1 punto a chi conquista la Primiera, cioè chi ha le quattro carte dal valore più alto per ogni seme. Nel caso in cui la Primiera viene realizzata con tutte e quattro le carte di valore 7, si chiama Settanta.
La partita termina al raggiungimento di un punteggio stabilito all'inizio tra i giocatori: di solito una partita di scopa termina non appena uno dei due sfidanti raggiunge il punteggio di 11 o 21.
Suggerimenti per vincere alla scopa
Un po' di fortuna nei giochi di carte non guasta mai. Ci sono alcuni piccoli accorgimenti nel gioco della Scopa che è bene sapere per vincere la partita.
Una delle strategia di gioco più diffuse nella scopa è senza dubbio la regola del pari e dispari. Questa regola è molto semplice e vale nell'ultima mano di gioco. Seguendo il ragionamento, la somma del valore dei punti di ogni presa è sempre pari. Se si somma il valore delle proprie tre carte in mano con quelle rimaste nel tavolo e il risultato del calcolo è pari, il nostro avversario avrà sicuramente una o più carte pari, se invece è dispari avrà una o più carte dispari.
Altro accorgimento da non sottovalutare è quello di memorizzare le carte giocate in modo da poter anticipare le mosse dell'avversario e non giocare carte che potrebbero condurlo alla scopa e quindi alla vittoria finale.
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