La Formula 1 è uno sport in cui ogni dettaglio ingegneristico può fare la differenza tra una vettura vincente e una che fatica a tenere il passo. Tra i componenti tecnici che influenzano le prestazioni di una monoposto, il beam wing è uno degli elementi meno noti ma estremamente importanti. Si tratta di una piccola ala posizionata sotto l’alettone posteriore che gioca un ruolo cruciale nell’ottimizzazione del flusso d’aria e nell’aumento della deportanza. In questo articolo, scopriremo per bene cos’è il beam wing, come funziona e perché è stato rimosso dal regolamento nel 2014.

 

Come funziona il beam wing in F1

 

Il beam wing è un componente aerodinamico situato nella parte posteriore della vettura, proprio sotto l’alettone principale. La sua funzione principale è quella di interagire con il flusso d’aria in uscita dal diffusore e dall’alettone posteriore, creando una zona di bassa pressione che migliora l’estrazione dell’aria dal fondo vettura. In questo modo, il beam wing contribuisce ad aumentare la deportanza complessiva, migliorando la stabilità della monoposto nelle curve ad alta velocità e garantendo un maggiore grip sulle ruote posteriori.

 

Grazie a questo componente, le squadre possono ottimizzare il bilanciamento della vettura senza dover necessariamente aumentare la resistenza aerodinamica. Questo aspetto è fondamentale per ottenere un buon compromesso tra velocità in rettilineo e aderenza in curva. Inoltre, il beam wing permette di gestire meglio i flussi d’aria sporca, favorendo un comportamento più prevedibile della vettura e una maggiore efficienza aerodinamica.

 

Il divieto del 2014: perché il beam wing fu rimosso dalla F1

 

Nonostante la sua efficacia aerodinamica, il beam wing è stato bandito nel 2014 a seguito di una serie di modifiche regolamentari volute dalla FIA. L’obiettivo principale di questa decisione era ridurre la deportanza complessiva delle vetture e, così, limitare l’effetto suolo per evitare che le monoposto diventassero troppo veloci e difficili da controllare. Il beam wing, infatti, contribuiva in modo significativo alla generazione di carico aerodinamico, rendendo le vetture più sensibili ai disturbi del flusso d’aria e complicando la gestione dei sorpassi in gara.

 

Inoltre, la sua rimozione rientrava in un pacchetto di cambiamenti tecnici che includevano l’abbassamento del muso delle monoposto e nuove limitazioni sugli elementi aerodinamici mobili. L’intento era migliorare la sicurezza e rendere le gare più competitive, riducendo la differenza di prestazioni tra i vari team e favorendo una maggiore spettacolarità. Dopo essere stato bandito per diversi anni, il beam wing è però stato reintrodotto nel regolamento del 2022, permettendo alle squadre di sviluppare nuove soluzioni aerodinamiche per ottimizzare il comportamento delle vetture di ultima generazione.