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WhatsApp si aggiorna, da adesso c’è anche l’AI di Meta

Nuovo aggiornamento in vista per WhatsApp. La versione beta di Android 2.24.7.14 porterà in dote l’integrazione dell’intelligenza artificiale di Meta.  L’aggiornamento è al momento già disponibile su Play Store solo per gli iscritti al programma beta, dunque non è ancora effettivamente accessibile agli utenti.

Sappiamo già che, seguendo il solito iter,  è necessario un ulteriore aggiornamento che sarà rilasciato in futuro prima in beta e poi sul canale stabile.

Cosa porta il nuovo aggiornamento?

In ogni caso la novità questa volta è molto grande e  riguarda l’introduzione dell’intelligenza artificiale di Meta all’interno dell’applicazione di WhatsApp. A quanto pare ora WhatsApp sta lavorando sulla possibilità di formulare domande direttamente all’interno della barra di ricerca. Dunque accelerando ulteriormente la procedura con cui vengono effettuate le domande.

Quando riceveremo l’aggiornamento troveremo subito sopra la tastiera  dei suggerimenti utili all’utente per porre le giuste domande all’intelligenza artificiale di Meta. Sarà così possibile l’interazione con Meta AI in modo semplice e immediato e con un conseguente risparmio di tempo.

Meta AI, di cosa si tratta

Ma cosa è Meta AI? Secondo le parole di Mark Zuckerberg, proprietario di Meta, l’obiettivo è quello di creare un’intelligenza generale, per poi renderla accessibile in modo responsabile e diffonderla ampiamente. 

La casa di Facebook sta inoltre lavorando e costruendo una enorme infrastruttura di elaborazione per supportare la roadmap futuri. Sembra che Meta abbia infatti acquistato capacità computazionale equivalente a 350.000 H100 (la GPU potentissima di Nvidia, ottima per l’intelligenza artificiale) entro la fine dell’anno. Per poi arriva a quasi alla capacità computazionale equivalente a 600.000 H100.

A parlare dei prossimi avvenimenti era stato anche lo scienziato capo di Meta, Yann LeCun, che lo scorso dicembre aveva espresso dubbi sull’arrivo della superintelligenza artificiale. Lo scienziato aveva infatti spiegato che nei prossimi anni potremo al massimo arrivare all’intelligenza di un cane o di un gatto, non quella umana. Quindi, forse, quando Zuckerberg parla di “visione a lungo termine”, intente i prossimi decenni. 

Cosa ne pensate? Vi piace l’idea dell’AI su WhatsApp? Continuate a seguirci su Sisal News per non perdere nessuna novità su Meta.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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