Mirco Demuro: biografia e principali successi

Se dici Demuro non puoi che pensare al mondo dell’ippica. Stiamo parlando della famiglia di origini sarde che, con i fratelli Mirco e Cristian, entrambi fantini, sta raccogliendo successi da ogni parte del mondo. Mirco, in particolare, è il più grande dei due e, ormai da anni, gareggia e vince in Giappone dove si è costruito una carriera di assoluto valore.

Andiamo a scoprire da dove ha mosso i primi passi Mirco Demuro e come è nata la sua passione per il mondo dei cavalli.

Gli inizi della carriera di Mirco Demuro

Mirco Demuro nasce a Marino, in provincia di Roma, l’11 gennaio del 1979. La sua famiglia, di origini sarde, è molto vicina al mondo dei cavalli grazie al padre, Giovanni Battista. Nativo di Villanova Tulo, nel sud della Sardegna, si trasferisce nella Capitale assieme alla moglie per esercitare la sua professione di fantino. Gareggia all’ippodromo Capannelle ed è qui che nasce la passione anche per Mirco che, seguendo le orme del padre, segue da vicino il mondo dell’ippica, diventando un fantino nel 1994.

Nella prima parte della sua carriera si concentra sulle corse del calendario italiano vincendo, tra gli altri, il Gran Premio del Jockey Club nel 1999. Le abilità sono evidenti e viene chiamato a montare anche in Germania, Francia, Emirati Arabi Uniti e Hong Kong. Il vero punto di svolta, tuttavia, è rappresentato dall’approdo in Giappone.

Mirco Demuro e il Giappone

Mirco Demuro inizia ad approcciare all’ippica in Giappone nel 1999. In quell’anno si recò in terra nipponica per assistere alla Japan Cup, dopo aver conosciuto a Parigi Teruya Yoshida, uno dei principali proprietari e allevatori asiatici.

Il ragazzo, nato nella provincia romana, aveva deciso di puntare sul Giappone. L’esordio avvenne proprio nel 1999, all’ippodromo di Kokura, e fu il primo di una serie di corse di alto livello. Il lavoro crebbe anno dopo anno, mentre Demuro iniziava a togliersi altre soddisfazioni in Italia, vincendo il Derby nel 2002. Nel 2003 il primo colpo in una corsa di grado I, la Satsuki Sho vinta montando Neo Universe, seguito poco dopo dal Derby. Era luglio e al termine della gara tutto il pubblico scandiva il suo nome a gran voce. Una grande emozione per Demuro che, ai giornalisti, raccontò di sentirsi una sorta di Hidetoshi Nakata (calciatore giapponese che nel 2001 aveva vinto lo scudetto con la Roma) italiano.

Con il passare del tempo, Mirco Demuro ha rafforzato il rapporto con la terra e il popolo giapponese. Ha continuato a vincere corse, anche all’estero come la Dubai World Cup in sella a Victoire Pisa (figlio di Neo Universe), ma è balzato agli onori della cronaca anche nel 2012, per il suo inchino all’imperatore al termine del Tenno Sho autunnale. Un gesto che è stato particolarmente apprezzato dai tifosi locali.

Il futuro di Mirco Demuro

Il rapporto tra Mirco Demuro e il Giappone è saldo, tanto che nel 2015 il fantino ha ottenuto la licenza permanente nel circuito JRA. Demuro ama la terra del Sol Levante e, nel contempo, gli appassionati locali lo hanno accolto e abbracciato come un connazionale. Sembra difficile, per il momento, immaginare un ritorno in pianta stabile in Italia. Tuttavia, le sorprese nel mondo dell’ippica non mancano, e chissà se in futuro non possa esserci un cambio di rotta.

Nel frattempo, Demuro continua a vincere: è tra più efficienti nella storia dell’ippica giapponese e chissà se non voglia rimpinguare il bottino per diventare una vera e propria leggenda nipponica.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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