Luca Guadagnino: i film più belli del regista

Il regista Luca Guadagnino negli ultimi anni ha realizzato una serie di film di grande successo all’estero, ma che sono passati quasi inosservati dalla critica cinematografica nazionale. Solo dopo l’enorme successo ottenuto nel 2017 con “Call me by your name” – film candidato a 4 nomination ai premi Oscar del 2018 –, l’Italia ha riscoperto le opere di Guadagnino e ha iniziato a interessarsi alla carriera del talentuoso regista.

Andiamo a fondo nella sua filmografia e scopriamo quali sono i film più belli del regista palermitano, le perle rare del suo percorso professionale da recuperare il prima possibile.

I film più belli di Luca Guadagnino

Io sono l’amore

Io sono l’amore”, film del 2009, ha ottenuto una nomination al Premio Oscar per i migliori costumi. Il lungometraggio racconta la storia di una donna, interpretata da Tilda Swinton, sposata con un esponente dell’alta borghesia industriale lombarda. Il regista scava con proprietà estetica ed eleganza all’interno della storia e dei segreti di questa misteriosa famiglia.

A bigger splash

A bigger splash” è un film del 2015, liberamente ispirato al lungometraggio La piscina diretto nel 1969 da Jaques Deray e all’omonimo dipinto di David Hockney. La storia racconta la vacanza di una rockstar rovinata dall’arrivo di un ex fidanzato. L’uomo vuole riconquistare Marianne, artista alle prese con la convalescenza in seguito a un intervento alle corde vocali. Il film si contraddistingue per uno sguardo attento e unico alle infinite sfaccettature dell’amore.

Chiamami col tuo nome

Ecco arrivati al film spartiacque nella carriera del regista. “Call me by your name” (in italiano, Chiamami col tuo nome), racconta l’attrazione che sboccia tra il giovane Elio e lo studente americano Oliver. Guadagnino analizza i timori, l’inquietudine e la felicità disillusa di una storia d’amore tra due ragazzi nata nell’estate degli anni Ottanta. Pellicola apprezzata dalla critica e amata dal pubblico, ha ricevuto quattro candidature agli Oscar e tre al Golden Globe.

Suspiria

L’ultimo capolavoro del regista palermitano è Suspiria, remake del film di Dario Argento uscito nel 1977. Il regista gioca con il lungometraggio di Argento, sfidando le regole del genere horror e consegnando al pubblico un film conturbante e – cifra stilistica di Guadagnino – esteticamente sublime. Le musiche del film sono state frutto del lavoro di Thom Yorke, frontman della band inglese Radiohead.

Moderno eppure tradizionalista, italiano ma allo stesso tempo esterofilo: Luca Guadagnino sfugge ai cliché e a tutte le regole del nostro cinema, regalandoci un capolavoro dopo l’altro.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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