Luca Cumani: allenatore visionario capace di stupire il galoppo mondiale

Luca M. Cumani (nato il 7 aprile 1949 a Milano), è un allenatore e allevatore di cavalli purosangue inglese. Il suo quartier generale collocato presso le scuderie Bedford House a Newmarket dal 1976 al 2019, era una struttura che ospitava campioni capaci di proporsi e vincere su tutte le distanze. Ha allenato una moltitudine di cavalli di alto profilo, tra cui sette vincitori di corse classiche, due vincitori del Derby di Epsom (UK) come Kahyasi (1988) e High-Rise (1998), nonché un vincitore della Breeders’ Cup Mile (USA) come il favoloso Barathea (1994). Da buon figlio della amazzone Elena Cumani e del “fuoriclasse” allenatore Sergio Cumani, le corse di cavalli sono sempre state nel suo sangue. Ha seguito le loro orme, emulando prima sua madre on board e poi suo padre come trainer.

Apriamo una parentesi su papà Sergio Cumani giusto per inquadrare lo stato del livello qualitativo delle persone di cui vi parliamo. Alcuni dei cavalli allenati da Papà Sergio sono stati: Grande Nube, (Sc. Cieffedi), vincitrice del Regina Elena, Bahadir vincitore del Parioli, Gay Lussac vincitore del Derby Italiano, e poi ancora Bolkonski per citarne solo alcuni. Sergio Cumani è stato il “Ferguson” del galoppo italiano, gestendo i campioni sin dall’allevamento (studio delle genealogie), con una programmazione e valorizzazione continua dei suoi allievi. Bella è la storia che accompagna Cerreto, del Sig. Mariani (Scuderia Alpina) che ne fu anche allevatore. Il cavallo passò alle aste, ma le visite veterinarie non furono positive. Il Sig. Mariani lo tenne comunque e lo diede in training a Sergio Cumani. Non era un soggetto morfologicamente perfetto, ma con una preparazione mirata vinse addirittura il Derby Italiano sconfiggendo Magellano della scuderia Metauro.     

Torniamo a Luca Cumani che è inoltre il padre di Francesca Cumani che è la co-presentatrice dei programmi di corse di ITV nel Regno Unito, mentre il figlio di Luca Cumani, Matt Cumani, è lui stesso un allenatore di cavalli da corsa, con sede a Ballarat, Victoria (Australia) e sembra avere un desiderio simile a quello del padre, cioè: ama puntare alle classiche.

 

Carriera di Luca Cumani

Dopo essersi reso conto che Newmarket era ed è il centro del mondo delle corse, Luca si trasferì in Inghilterra all’inizio dei suoi vent’anni per lavorare per l’allenatore di dieci campioni internazionali di allora, Sir Henry Cecil.

Non passò molto tempo prima che aprisse il suo centro di allenamento a Bedford House. Nel giro di dieci anni vinse per 12 volte corse di Gruppo 1 in cinque paesi e il totale delle vittorie G1 è salito a 55 fino a fine carriera nel 2018. Non contento di aver vinto la maggior parte delle grandi corse nazionali (UK), si è avventurato in lungo e in largo nei più grandi ippodromi del mondo, con campioni giramondo come Falbrav ed Alkaased per vincere rispettivamente dei Gruppo 1 anche ad Hong Kong e in Giappone.

Luca Cumani si è anche guadagnato la reputazione di mentore per fantini e assistenti allenatori. Frankie Dettori, Jimmy Fortune, Jason Weaver, Royston Ffrench e Nicky Mackay, sono stati tutti ex “apprendisti” ed ora campioni, che hanno imparato il mestiere sotto la sua tutela. Il crack-jockey Kieren Fallon è stato inizialmente impiegato da Cumani, così come la jockette Kirsty Milczarek. Christophe Clement, James Toller, Jonathan Portman, Chris Wall, John Berry, David Simcock e Marco Botti sono gli allenatori attuali più noti, che hanno trascorso una parte dei loro anni formativi come trainers assistenti di Luca Cumani.

Dal 1984 Cumani e sua moglie Sara hanno posseduto e gestito il Fittocks Stud ad Upend, producendo molti buoni cavalli tra i quali spiccano: Milan, Magical Romance, Chicquita ed Alexandrova.

Nell’ottobre 2018 Luca Cumani ha annunciato che si sarebbe ritirato dall’attività di allenatore alla fine dell’anno. E lo fece con una grande vittoria, quella di God Given, una sua cavalla, con in sella il “giovane” per allora, fantino Jason Watson.

Tornando a ritroso mi piace ricordare l’anno 2015, quando Postponed vinse le King George VI and QE Stakes con in sella Andrea Atzeni ed ovviamente il training era di Luca Cumani per i colori di Mohammed Obaid Al Maktoum, corsa stupenda di questo figlio di Dubawi con una preparazione atletica e mentale perfetta. Altro successo strepitoso fu quello di Zomaradah nelle “Oaks d’Italia” a San Siro nel 1998, cavalla destinata poi a diventare una colonna dell’allevamento mondiale essendo proprio la madre dell’immenso stallone Dubawi. Nel 1983 negli Stati Uniti, con Tolomeo, rappresentante dell’allora incredibile scuderia Cieffedi dell’Avv Carlo D’Alessio (giubba a strisce orizzontali bianco-rosse), nell’Arlington Million, strapazzò gli americani che, alla vigilia della corsa, facevano la voce grossa beffandosi degli europei invitati a sfidarli. Ma anche in Canada, Giappone, ed Hong Kong, Luca Cumani, realizzò delle imprese mitiche, una su tutte la vittoria di Falbrav per i colori della Sc. Rencati (Sig. Salice il proprietario, colori: azzurro con striscia gialla orizzontale e cap giallo) e poi ancora a Singapore ed in Dubai dove colse il successo con Endless Hall, campione che portava i colori di un altro grande uomo di stile e personalità, l’Avv. Alberto Moro Visconti. Altra data da sottolineare è quella del Derby Italiano del 1982 dove con l’inglese Old Country, cavallo di 3 anni, piegò gli avversari, ripetendosi poi nel Premio Roma dove ebbe come jockey in sella il “mitico” Lester Piggot.

In tutto questo, bisogna sottolineare il fatto che Luca Cumani fu un vero innovatore nel modo di allenare i purosangue inglese, e pensare che all’inizio (come ama dire lo stesso Luca) non era nei suoi piani svolgere l’attività di trainer, bensì voleva dedicarsi allo studio universitario. Ma una mattina trovandosi a Newmarket nelle scuderie che ovviamente frequentava come le corse, lesse lo Sporting Life dove c’era un annuncio, che diceva che Sir Henry Cecil cercava un giovane disposto a diventare suo assistente. Ci racconta Luca: “Mi sono detto… al massimo mi dirà di no. Sono qui, la tentazione è intrigante, io mi presento… Henry mi disse invece di sì e mi scelse” e così iniziò la leggenda.

Il mondo ha forse perso un buon clinico, ma il mondo del galoppo ha avuto così uno dei più grandi allenatori di tutti i tempi, moderno ed alcuni amano anche definirlo “mercuriano del 900”.

Fu grazie a Luca Cumani se Bolkonski dopo aver vinto il Tevere fu inviato a Newmarket a stupire tutti.

Daniele Fortuzzi

Tecnico/Blogger, da anni consulente online del comparto ippico-galoppo. Socio - fondatore del portale web Galoppo e Charme. La mia storia ippica nasce con Gaetano e Mario Benetti, Luca Cumani ed Enrico Camici (allenatori italiani di purosangue inglese, di livello internazionale). Profondo conoscitore dei testi del Varola e Luigi Gianoli (sulla storia ippica e sulla morfologia del psi). La mia passione per lo "Sport dei Re" nasce nel 1967 dopo aver visto Ruysdael con Giovanni Sala in sella, vincere il Derby di Capannelle.

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