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Le spunte blu arrivano su Gmail

Mentre qualcuno si interroga quale sia la differenza tra Google e Bing, il gigante di Mountain View ha introdotto una novità molto interessante per i suoi utenti. Si tratta delle spunte blu di Gmail.

Si hai letto bene, spunte blu. Dopo la diffusione di questo segno di spunta sui profili verificati di Instagram e Twitter (quest’ultimo al centro di controversie ancora importanti), i bollini blu approdano anche sul servizio di posta elettronica di Google.

L’obiettivo di questa novità è evitare per quanto possibile i tentativi di scam e phishing: la spunta blu, infatti, serve a dimostrare la legittimità di una mail appena ricevuta, soprattutto quando il mittente dichiara di appartenere a una determinata società o associazione.

Chi può avere la spunta blu su Gmail e come

Il sistema delle spunte blu su Gmail si basa sullo standard BIMI (Brand Indicators for Message Identification), introdotto da Google nel 2020 per consentire ad alcuni brand di inserire i propri loghi autenticati all’interno delle mail inviate.

Adesso, questo progetto è stato esteso anche ai mittenti di Gmail, offrendo agli utenti un ulteriore livello di protezione contro le truffe via mail che sono sempre più diffuse. L’assenza o la presenza del bollino blu, infatti, permetterà di identificare più facilmente e bloccare lo spam arrivato nella posta ricevuta.

Visto che il sistema è stato lanciato alcuni giorni fa, è possibile notare fin da subito se accanto al nome dei mittenti di Gmail è presente anche la spunta blu. In presenza del bollino, basterà cliccarci sopra con il mouse oppure fare tap sull’icona e si aprirà una finestra informativa che spiega l’autenticità dell’associazione dichiarata o della società che ha inviato l’e-mail.

La spunta blu si diffonderà in modo sempre più consistente nelle prossime settimane e potrà essere richiesta attraverso la suite Workspace di Google, dedicata appunto alle società e alle organizzazioni. Quindi per il momento non può richiedere il bollino blu un utente singolo.

In ogni caso, la novità è stata pensata per la platea di utenti privati, che rischia ogni giorno di cadere in truffe da parte di mittenti che dichiarano di appartenere a enti o società noti.

Per sapere come si svilupperà questo nuovo sistema e se funzionerà per tutti, ti consigliamo di continuare a seguirci su Sisal News.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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