I migliori film sui cavalli da corsa

Come ogni sport anche l’ippica si presta particolarmente alla narrazione e allo storytelling, in quanto capace di fornire al suo pubblico storie particolarmente appassionanti. Questo vale ancora di più se si pensa a quanto i veri protagonisti di questa disciplina, cioè i cavalli da corsa, siano spesso circondati di un’aura quasi magica, che in alcuni casi è in grado di sfociare praticamente nel mito, nella leggenda. Il cinema non poteva quindi esimersi dal raccontare alcune di queste storie così avvincenti e lo ha fatto in più di un’occasione: quali sono quindi i film più belli sui cavalli da corsa? Vediamo qualche esempio.

I migliori film sui cavalli da corsa

Ecco tre pellicole da non perdere. 

Seabiscuit – Un mito senza tempo

Tra le storie di ippica, quella di Seabiscuit è probabilmente una delle più conosciute e amate dagli americani ma anche a livello globale, e che infatti è stata trasposta più volte sia al cinema che sotto forma di romanzo. Il film del 2003 “Seabiscuit – Un mito senza tempo” ripercorre proprio le gesta da underdog del celebre cavallo statunitense, partendo nella narrazione dalle vicende riguardanti il fantino Red Pollard, il magnate Charles S. Howard e l’allenatore Tom Smith, per poi unire il tutto dal fil rouge di Seabiscuit.
Uscito nel 2003 e con un cast di grande rilievo composto da Tobey Maguire, Jeff Bridges e Chris Cooper, questo film non è il primo adattamento della storia di Seabiscuit e forse non è il più leggero – anzi, si tratta proprio di un film drammatico – ma ha sicuramente una marcia in più sotto il profilo della qualità, che infatti gli è valsa diverse nomination agli Oscar del 2004.

Un anno da ricordare

Leggermente più recente del film su Seabiscuit (2010), “Un anno da ricordare” narra le vicende di uno dei cavalli più accostati all’appellativo “leggenda” che siano esistiti nella storia dell’ippica: si tratta di Secretariat, purosangue statunitense considerato tra i migliori cavalli da corsa americani del XX secolo, secondo solo a Man o’ War, e vincitore tra le tante cose del Triple Crown nel 1973.
Prodotto da Disney, questo film è diretto al grande pubblico più che ad una nicchia di appassionati e infatti ha avuto un grande successo al botteghino; questo però non significa che non racconti bene una storia epica, nonostante qualche inesattezza storica e anche tecnica che magari potrebbe non andare giù ad una audience più esperta. Tra gli interpreti principali ci sono John Malkovich, Diane Lane e Margo Martindale.

Corri, cavallo, corri

Si torna un po’ più indietro nel tempo con “Corri, cavallo, corri,” pellicola del 1983 che racconta una storia molto meno conosciuta rispetto a quelle di Seabiscuit e Secretariat. Il cavallo protagonista è Phar Lap, stallone australiano che, dopo un esordio in carriera nei secondi anni ’20 del Novecento tutt’altro che positivo, è stato in grado di vincere 37 gare su 47 disputate, entrando nel cuore degli amanti dell’ippica dell’Australia e divenendo un vero simbolo nazionale per questo sport.
Si tratta di un film dal sapore nostalgico, che esplora non solo le vicende storiche dell’epoca ma anche il legame profondo nato tra Phar Lap e il suo fantino (o “strapper” in Australia e Nuova Zelanda) Tommy Woodcock; per la capacità narrativa e l’abilità nel presentare temi e situazioni care all’ippica è considerata una pellicola particolarmente cara agli appassionati di questo sport, che tra l’altro è stata senza dubbio fonte di ispirazione per i film sul tema che sono stati realizzati negli anni successivi. Nel cast, totalmente australiano, vi sono Tom Burlinson, Martin Vaughan e Judy Morris.

Se l’ippica è la tua passione, scopri subito tutte le quote di Sisal sulle corse di cavalli

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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