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I 4 migliori videogiochi picchiaduro di sempre

Il genere dei videogiochi picchiaduro è uno dei più longevi nel gaming. Negli anni ’90 i cabinati a tema si sprecavano, grazie al successo di titoli iconici come Street Fighter e Mortal Kombat. Stilare una classifica diventa quindi piuttosto complesso, soprattutto se si pensa che molti sono divenuti oggi delle vere e proprie saghe. Tuttavia, ve ne sono alcuni che hanno determinato un punto di svolta per la categoria.

Qual è il vero fascino dei picchiaduro?

Innanzitutto, è fondamentale capire il motivo del successo di questa peculiare tipologia di videogames. Chi è cresciuto all’epoca delle sale giochi ricorderà senza ombra di dubbio che in quel periodo a dominare il mercato videoludico erano gli Arcade e i Picchiaduro, appunto.

I pomeriggi passati nel bar del paese in fila, prenotando una partita semplicemente mettendo il gettone sopra al cabinato di turno era la prassi, ma perché piacevano tanto? Beh il motivo è semplice: la competizione. Se nel caso degli Arcade la sfida era più una questione personale, i videogiochi picchiaduro furono tra i primi ad introdurre la modalità player versus player.

I videogiochi picchiaduro che hanno fatto la storia

Volendo stilare una classifica dei 4 picchiaduro più importanti per la storia del gaming è necessario focalizzarsi su quei brand che hanno in qualche modo innovato il genere nel corso degli anni. Non si farà pertanto distinzione tra 2D e 3D, ma si tratterà più che altro di dare credito all’uno o all’altro titolo per ciò che l’ha distinto.

Il primo vero successo nel genere è senza dubbio Street Fighter 2. La versione iniziale era composta appena da due eroi e non ebbe chissà quale successo, ma il secondo capitolo uscito nel 1991 era profondamente diverso. Grazie ad una decina di personaggi fra cui scegliere, ad una storia interessante seppur molto basilare e ad una grafica davvero inconfondibile, è divenuto presto il leader indiscusso delle sale giochi.

Qualche anno dopo fu Mortal Kombat a rivoluzionare il genere. Il nuovo picchiaduro introduceva eroi realizzati con una tecnica molto particolare basata sulla fotografia realistica degli attori. Tuttavia, il vero punto di forza era la violenza inaudita dei combattimenti il cui climax erano le brutali fatality che sancivano la fine dello scontro.

L’arrivo della grafica 3D cambiò nuovamente le carte in tavola e tra i migliori titoli dell’epoca è impossibile non citare Tekken. La fisica dei colpi aggiungeva un fascino particolare ad ogni scontro, tanto da determinare un nuovo modo di realizzare i picchiaduro.

Quasi nello stesso periodo ebbe inizio un’altra saga iconica: Soulcalibur. Il titolo di Namco fu tra i primi ad introdurre il combattimento all’arma bianca e il sistema dell’“Out of the Ring” che permetteva di vincere i combattimenti in maniera spettacolare.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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