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Game of Thrones serie TV: le differenze con i libri

Se non hai ancora finito la serie TV basata sulle opere di George R.R. Martin, ti mettiamo subito a conoscenza di possibili “spoiler alert” (allarme spoiler), quindi non te la prendere con noi se la curiosità ti fa scorrere più giù.

In attesa dello spin off su Game of Thrones (o Il Trono di Spade, in italiano), intitolato House of Dragon e in uscita il prossimo 21 agosto 2022, abbiamo deciso di fare qualcosa che non è affatto semplice: un confronto complessivo tra i libri e la serie targata HBO.

Premettiamo innanzitutto che con le sue 8 stagioni, la serie creata da David Benioff e D.B. Weiss ha avuto un successo senza precedenti nella storia del piccolo schermo.

Per buona parte dello show, la trasposizione ha rappresentato fedelmente il mondo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco creato da George R.R. Martin.

Dall’altro lato, c’è da dire che l’assenza di fedeltà, evidente soprattutto nelle ultime stagioni, va imputata alla mancanza della fonte originale. 

Infatti, nel caso in cui non lo sapessi, a un certo punto la serie è andata più avanti rispetto ai romanzi. Questo ovviamente non ha avuto ripercussioni molto felici sulla trasposizione.

Tuttavia c’è da dire che il problema della non fedeltà tra le due opere non ha riguardato solo le ultime due o tre stagioni. In realtà ci sono stati fin da subito alcuni dettagli totalmente diversi tra le parole scritte e lo show televisivo. Alcuni comprensibili, altri un po’ meno.

Vediamo allora quali sono le differenze più eclatanti rispetto ai libri.

Le differenze più evidenti tra la serie TV e i romanzi

Come spesso accade con le trasposizioni cinematografiche delle opere scritte, chi ha letto i libri ha molte più probabilità di restare deluso rispetto a chi ha visto direttamente il film o la serie.

Anche in questo caso, c’è sicuramente una parte di audience di Game of Thrones che più volte ha dovuto storcere il naso o rassegnarsi a delle differenze irrisolvibili. 

Alcune volte, d’altronde, è inevitabile cambiare qualcosa. Ricordiamoci che l’adattamento audiovisivo ha delle esigenze molto diverse dalla realizzazione di un’opera scritta.

Detto ciò, facciamo un elenco complessivo delle differenze più “dolorose” rispetto ai libri di Martin.

    • Catelyn Tully, la moglie di Ned Stark. La sua sorte è leggermente diversa da quella che si vede nel fatidico episodio delle Nozze Rosse. Infatti, dopo essere stata brutalmente uccisa, seguendo la morte del figlio Rob, il suo corpo viene ripescato e lei viene riportata in vita. Lady Stark rinasce così con il nome di Lady Stoneheart, una donna alimentata dall’odio che diventa la nuova leader della Fratellanza Senza Vessilli.
    • Dorne. Tra le trame laterali, è forse la più bistrattata. Le dinamiche interne ed esterne al trono di Lancia del Sole sono trattate con una superficialità non meritata. Infatti, il personaggio di Arianne Martell, nipote di Oberyn è a tutti gli effetti protagonista delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, poiché contribuisce a formare l’intricato mosaico di Martin.
    • Le isole di Ferro. Sebbene le Isole di Ferro siano state fondamentali al riscatto del personaggio di Theon Greyjoy e all’introduzione della sorella Yara e dello zio Euron, anche le linee narrative legate a questa porzione di Westeros sono state molto semplificate e divergono dalle pagine di Martin. Il personaggio di Euron è molto più spietato di quanto ci viene fatto vedere nella serie ed è anche parecchio abile nella guerra psicologica.
  • Gli Estranei. Tasto dolente per i lettori di Martin, la vicenda degli Estranei è quasi assente dai libri. Nemmeno il Re della Notte per come lo conosciamo noi è presente nei romanzi e la natura degli Estranei dovrebbe essere diversa dalla genesi data loro nella serie.
  • Sansa e Ramsay Bolton. Ti sembrerà assurdo, ma neanche questa storyline esiste. O meglio, a esserci c’è, ma non coinvolge Sansa Stark. Infatti, a sposare Ramsay Bolton è Arya, o per lo meno colei che tutti credono essere Arya, ma che in realtà è Jeyne Poole, damigella di Sansa. Sansa, invece, si trova ancora a Nido d’Aquila sotto l’ala di Ditocorto.

Queste sono solo alcune delle differenze più plateali tra i romanzi di George Martin e la loro trasposizione televisiva. Per conoscere gli altri, l’ideale è prendere coraggio e leggere i libri. Oppure, se preferisci dormire sonni tranquilli, forse è meglio lasciare tutto com’è.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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