Mostra del Cinema di Venezia

Festival del cinema Venezia: Werner Herzog riceverà il Leone d’Oro

La Biennale di Venezia ha annunciato che il celebre regista tedesco Werner Herzog sarà insignito del Leone d’Oro alla carriera durante l’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che si terrà dal 27 agosto al 6 settembre 2025. Questo prestigioso riconoscimento celebra la straordinaria carriera di un cineasta che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del cinema.

Un omaggio a una carriera straordinaria

La decisione di assegnare il Leone d’Oro alla carriera a Werner Herzog è stata presa dal Consiglio di Amministrazione della Biennale, su proposta del Direttore artistico Alberto Barbera. Si tratta di un omaggio a un regista che ha costantemente sfidato le convenzioni del linguaggio cinematografico, creando opere indimenticabili come “Aguirre, furore di Dio” e “Fitzcarraldo”.

Werner Herzog, nato a Monaco nel 1942, ha dimostrato fin dai suoi esordi un’innata passione per il cinema. Nonostante non avesse visto un film fino all’età di undici anni, ha intrapreso la carriera di regista a soli diciannove anni, realizzando oltre settanta opere tra film di finzione e documentari. Il suo approccio unico e audace ha portato alla creazione di un cinema che mescola i due linguaggi, rendendoli spesso indistinguibili.

Un cineasta audace e visionario

Il cinema di Herzog si distingue per l’impegno fisico e psicologico estremo, come dimostrato durante le riprese di “Fitzcarraldo”, in cui il regista ha realmente fatto trasportare un piroscafo su una montagna nella giungla peruviana. Alberto Barbera lo descrive come un “cineasta fisico e camminatore instancabile”, capace di mettere in discussione “la nostra capacità di guardare”.

Herzog è costantemente alla ricerca di immagini che sfuggono all’ordinario, esplorando continenti, civiltà e condizioni umane. Non teme la catastrofe, anzi la considera parte integrante della sua poetica. Nei suoi film, l’uomo si confronta con la natura primordiale, la solitudine e la follia.

Un riconoscimento meritato

Alberto Barbera definisce la carriera di Herzog “affascinante e pericolosa”, sottolineando come il regista si esponga “fino al limite del rischio fisico, dove la catastrofe è costantemente in agguato”. La sua opera interroga “i rapporti fra le immagini e la musica, l’infinita bellezza della natura e la sua inevitabile corruzione”.

Nonostante l’età, Herzog continua a lavorare con la stessa passione di sempre. “Non mi sono ancora ritirato. Lavoro come sempre”, ha dichiarato il regista nell’apprendere del Leone d’Oro. Attualmente, sta lavorando a diversi progetti, tra cui il documentario “Ghost Elephants”, il lungometraggio “Bucking Fastard” e un film d’animazione basato sul suo romanzo “The Twilight World”.

“Sono profondamente onorato”, ha detto Herzog. “Ho sempre cercato di essere un Buon Soldato del Cinema e questa mi sembra una medaglia per il mio lavoro”.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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