festival del cinema di venezia

Festival del Cinema di Venezia: tutti i vincitori

Sabato 9 settembre si è conclusa l’80 esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, e non si sono risparmiate le sorprese.

La giuria che ha assegnato i premi era presieduta dal regista di La La Land, Damien Chazelle, la persona più giovane ad aver vinto il premio Oscar come miglior regista nel 2017, proprio per questo film. Con lui c’erano altri attori, registi, sceneggiatori e produttori di fama internazionale. Tra questi comparivano l’attore palestinese Saleh Bakri, la documentarista Laura Poitras e l’attrice di Taiwan Shu Qi, e poi i registi Gabriele Mainetti, Mia Hansen-Løve, Martin McDonagh, Santiago Mitre e Jane Campion, premio Oscar nel 2022 e Leone d’argento nel 2021 come miglior regista per Il potere del cane.

I Leoni e le Coppe Volpi 2023

A portarsi a casa il premio più ambito è stato Poor Things! di Yorgos Lanthimos, amato dalla critica e da tutti coloro che hanno avuto il piacere di visionarlo durante il festival. Emma Stone, protagonista del film, era una delle favorite per la vittoria alla migliore interpretazione femminile, ma il regolamento del festival prevede che il film che vince il Leone d’Oro non sia cumulabile con altre vittorie. 

Ecco di seguito tutti i premi principali della Mostra:

  • Leone d’oro per il miglior film: Poor things! di Yorgos Lanthimos
  • Gran premio della giuria: Evil does not exist di Ryusuke Hamaguchi
  • Leone d’argento per la miglior regia: Matteo Garrone, Io Capitano
  • Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Cailee Spaeny, Priscilla
  • Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile: Peter Sarsgaard, Memory
  • Miglior sceneggiatura: El Conde di Guillermo Calderón, Pablo Larraín
  • Premio Marcello Mastroianni (a un attore emergente): Seydou Sarr, Io Capitano
  • Premio speciale della giuria: Green border di Agnieszka Holland
  • Miglior film della sezione Orizzonti: Explanation for everything di Gabor Reisz
  • Premio Leone del futuro per la miglior opera prima: Love is a gun di Lee Hong-Chi

È stato un Festival non ortodosso, molti attori non sono stati presenti sul red carpet per lo  sciopero del sindacato SAG-AFTRA. Le proteste mirano ad ottenere migliori condizioni di lavoro e soprattutto compensi più alti per gli attori attraverso un diverso sistema di calcolo dei diritti d’autore. L’attuale sistema infatti si basa sul concetto di replica, che con le piattaforme di streaming non esiste più. Sarsgaard, Larrain e Lanthimos hanno tutti parlato dello sciopero durante i propri discorsi di premiazione, esprimendo vicinanza ai colleghi.

Attenderemo l’anno prossimo per dei red carpet più ricchi e nuovi film. Continuate a seguirci su Sisal News per non perdere nessun aggiornamento sulle premiazioni cinematografiche.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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