L'Harry Potter Nazionale, il fantino Fabio Branca: genialità, estro e fantasia
Classe 1984, Fabio Branca festeggerà il 26 ottobre 41 anni, metà dei quali trascorsi in sella ad un cavallo alla ricerca di conferme e grandi risultati. Una delle ultimissime grandi soddisfazione che ha ottenuto questo illustre fantino, è stata la bella vittoria del 131° Derby italiano, nel maggio del 2014 sulla pista dell’Ippodromo di Roma Capannelle, la seconda affermazione dopo il successo del 2011. Nel 2011 vinse con Crackerjack King un grigio bellissimo andato poi in Australia a vincere e nel 2014 prevalse con Dylan Mouth. Entrambi i soggetti erano sotto i colori della scuderia Effevi del Sig. Felice Villa e con il training di Stefano Botti.
Sono stati un periodo importante quegli anni, per il fantino spesso definito un “genio in sella”, molti altri lo definivano invece un’artista dell’interpretazione del cavallo in corsa più che un fantino classico.
Aveva ed ha talento Fabio ed i suoi primi anni di carriera caratterizzati da svago e distrazioni hanno solo rallentato la sua salita verso i numerosi podi e grandi traguardi raggiunti successivamente.
Dagli inizi alla firma con la scuderia Effevi
La storia di Fabio è iniziata nell’estate del 1998 quando Francolino Fancello gli consegnò i modelli per l’iscrizione al primo corso per Allievo Fantino in Italia. Quindi grazie a lui partecipò al corso e nel 2000 prese la licenza iniziando subito a correre, seppur con pochi buoni risultati e purtroppo, con tanti infortuni. Dal 2004 iniziarono ad arrivare tante vittorie sino al premio come “Campione Italiano” nel 2005, il “Frustino d’Oro”. Nel 2007 arrivò ancora secondo nel Campionato Italiano, ma qualche squalifica e diverse scelte sbagliate lo portarono a non raccogliere sempre i dovuti frutti della sua grande capacità. Come tutti gli umani dotati di grande di estro, Fabio, dopo una serie di infinite vittorie che gli hanno dato notorietà e benessere economico, forse un po’ troppo in fretta, essendo estroverso e fuori dagli schemi si perse un po’, come spesso accade, passando qualche anno di crisi. Per riprendersi trascorse un periodo all’estero (in Irlanda) per tornare poi nel 2009 in splendida forma in Italia e per firmare un contratto con la scuderia Effevì del Sig. Felice Villa. Nel 2010 riprese in mano la sua carriera più consapevolmente.
Fabio Branca da Dorgali (Sardegna), come Silvano Mulas, altro jockey che ha saputo vincere un Derby Italiano di galoppo, in sella a Cima de Triomphe, quindi la località di Dorgali vanta ben 3 Derby italiani di galoppo.
La passione per la musica e la consolle
Fabio Branca, come detto è un fantino di grande successo nazionale ed è anche un abile dj, come si suol dire: “quando le passioni diventano un mestiere”. Ma il cavallo è sempre nel suo cuore e ricordiamo per esempio un’altra sua grande vittoria, come quella nel Gran Premio di Milano edizione 2015 in sella a Dylan Mouth. Ma anche la passione di Fabio per la musica deep e techno riempie la sua vita di soddisfazioni. Emergendo come dj e selector, la passione per la musica diventa anch’essa fortissima. Lui quando scende da cavallo torna a casa e scarica l’adrenalina indossando le cuffie e “scratchando” dietro alla sua console per tre o quattro ore, comperata a 20 anni, da solo o in compagnia di amici. Una passione talmente forte che a Pisa, dove risiede, ha dovuto cambiare casa diverse volte, per problemi con i vicini che spesso si lamentavano dei suoi ardori musicali. Il suo primo dj set è stato per una festa in una villa privata a 25 anni e da lì, come per la sua carriera di fantino, è stato un susseguirsi di successi che lo hanno visto infiammare i dancefloors di locali come il Frau Marlene di Torre del Lago (nel 2011, per tre mesi tutti i sabati nel periodo in cui era lontano dagli ippodromi), il King Club di Livorno dove ha suonato con dj Farfa, il club underground La Centrale di Pisa e molti altri. Adora fare i warm-up, ovvero le aperture di serata, quelle che servono a scaldare la pista prima degli special guests del locale dove suona, e tra i suoi dj favoriti c’è Ilario Alicante, dj e producer di origine livornese, oggi superstar internazionale e membro della label Cocoon (quella di Sven Väth).
Successi e divorzio consensuale con la scuderia Effevi
Tornando al contesto ippico, un fattore chiave è stato però anche il matrimonio ed il successivo divorzio tra Fabio Branca e l’amata scuderia Effevi. Un rapporto durato 7 anni con 7 Classiche vinte. Un forte rumour uscì dal quartier generale di Cenaia (centro di allenamento dei Botti, dove vengono allenati i soggetti della Effevi). Fabio Branca avrebbe sciolto consensualmente il rapporto che lo legava alla famiglia Villa, dopo 7 anni di vittorie indescrivibili vissute insieme. Alla base della decisione non un litigio improvviso, ma il fisiologico logorio di un rapporto sempre stato molto solido, durato per 7 anni e da ritenere comunque prolifico da entrambe le parti. Si chiuse dunque un’epoca nella quale Fabio Branca, vestendo i colori Effevi, ha vinto 2 Derby, 1 Parioli, 3 Oaks e 2 Regina Elena solo contando le Classiche con Crackerjack King, Dylan Mouth (che abbiamo entrambi già citato), poi ancora con Cherry Collect, Mi Raccomando, Hero Look, Charity Line, Final Score. Raggiunto telefonicamente Fabio dichiarò che forse si trattava di una “liberazione” per entrambe le parti, in quanto il rapporto, ma non con la proprietà, era giunto da un poco di tempo al capolinea. In più aggiunse: “Domani è un altro giorno, sono venuto fuori da situazioni di gran lunga peggiori di questa ed in fondo in fondo sarà un modo per mettermi di nuovo in discussione ed alla prova con me stesso. Ora mi rimbocco le maniche e ricomincio da capo, bene così! Mi sarà da stimolo.“
Fabio e la passione per il Palio
Fabio Branca spesso ha detto: “Da ragazzino il mio sogno era correre il Palio” e spesso ha ribadito: “Prima o poi farò due giri lanciati in Piazza del Campo (Siena)”. Ed in effetti nel 2008 fece anche un’apparizione in Piazza del Campo in occasione delle Prove di Addestramento Mattutine. Tra le altre ha spesso raccontato anche della sua amicizia con il famoso Andrea Degortes detto Aceto. Fabio continua a raccontare che: “Montai un cavallo di Massimo Columbu (As Invincibile n.d.r) dopo che lo aveva provato lui. Quel giro lo feci perché ci fu una persona che mi disse che se non ero allenato, in Piazza non sarei riuscito a fare un giro di canter, quindi io lo feci. Ma non ero molto preparato, anche perché indossavo dei jeans. Mi sarebbe piaciuto farlo quando ero più allenato per dargli la via, quella vera. Questa è una cosa che prima o poi voglio fare bene, solo che non ho molto tempo a disposizione, ma due giri lanciati pancia a terra prima o poi li farò”.
Inoltre ribadì: “Io sono sempre stato molto attratto dal Palio e da ragazzino prima di fare il corso da fantino il mio sogno era quello di correre il Palio di Siena. Io non ero mai entrato in un ippodromo, andavo nei Palii in Sardegna e montare a pelo e mi veniva più naturale, poi però ho proseguito sulla strada delle corse regolari e mi è andata bene così. Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato di andare a Siena, ma era più per una mia sfida personale. Gli eventi mi hanno portato poi a non abbandonare le corse regolari. Il Palio lo conosco, l’ho sempre vissuto e penso che, per chi come me fa degli sport equestri, sia la cosa che ti mette più alla prova con te stesso e che ti fa capire veramente chi sei”.
Fabio: i ricordi e gli avversari
Fabio Branca, jockey capace di superare le 1750 vittorie in carriera… ma di queste quale è quella che ricorda con maggior piacere. Lui dice che: “Sicuramente il mio primo Premio Pisa del 2005 è importante ed indimenticabile. Per noi che abbiamo trascorso un lungo periodo della nostra vita là e abbiamo fatto la scuola per fantini, il Premio Pisa è tanta roba. Tutte le corse che ho vinto mi hanno comunque dato tante emozioni”. Invece alla domanda come vivi gli avversari, risponde: “Tutti sono ostici e tutti vogliono vincere. Ad esempio con Dario Vargiu ci siamo spesso ritrovati a montare i cavalli migliori, uno contro l’altro e lui è uno tosto! Sono tutti bravi e nessuno ti regala niente, anche se devo dire che ho rapporti buoni con tutti quanti. La mia fortuna è quella che so perdere: la maggior parte delle volte quando perdo me la prendo più con me stesso che con gli altri”. Rimpianti: “Sono soddisfatto perché alla fine in Italia ho vinto tutto. Forse se avessi avuto un’altra testa sarei potuto andare di più all’estero o rimanerci e avrei potuto fare molto di più, però non lo rimpiango questo fattore, perché alla fine la mia è stata anche una scelta legata alla qualità della vita. In Italia sicuramente ho guadagnato di meno e ho fatto meno carriera, però ho vissuto bene gli amici e sono stato vicino a casa. Ho avuto molte opportunità per andare all’estero ma qui ho avuto la fortuna di trovare sempre dei buoni contratti e delle buone scuderie. Io gli obiettivi che mi ero fissato li ho raggiunti, adesso sto benissimo anche di testa e sono arrivato ad un punto in cui mi sento veramente un fantino maturo quando monto in corsa “.
Fabio ed il 2021
Originario di Cala Gonone, l’unica frazione di Dorgali, paese in provincia di Nuoro, Fabio Branca è uno dei fantini italiani più vincenti: dopo aver conquistato, lo scorso 12 luglio 2020, il Premio Tudini (Gruppo 3) in sella a The Conqueror (Excelebration), sui 1200 metri delle Capannelle, nella sua ricca collezione di allori, dove non manca nessuna classica italiana come abbiamo già detto, sigla l’accordo con il trainer Bruno Grizzetti, allenatore a cui, nel 2021, ha riservato le prime monte, mentre le seconde sono state per la scuderia Incolinx dell’ingegner Diego Romeo. E questo è un altro grande momento della vita di Fabio.
Fabio e la Francia
E’ accaduto anche che France Galop abbia sospeso Fabio Branca per sei mesi. Il jockey che nel 2022 aveva scelto di svolgere la propria attività in Francia fu sospeso dal board transalpino per riscontrata positività. Fù di giovedì, il 26 maggio 2022 la notizia che France Galop, l’ente che sovrintende e disciplina le attività del galoppo in Francia, facendo seguito ai risultati delle analisi a cui si sottopose il fantino il 12 febbraio 2022 decise di sospendere il jockey per sei mesi. Dalle prime analisi svolte a Chantilly, risultavano tracce di cocaina e dei suoi metaboliti. Le seconde analisi, richieste dal fantino dorgalese, confermarono l’esito del primo prelievo. L’uso proibito di sostanze come quelle descritte nel referto delle analisi fece scattare il provvedimento disciplinare, come da disposizione dell’articolo 143 del “Code des Courses au Galop”.
Anni: 2023 & 2024
Partiamo da un assunto importante: Fabio Branca è un fantino da 1750 vittorie! Ed il cavallo con cui ha vinto più competizioni si chiama “Dus Vi” con cui ha conquistato 14 corse. E la sua filosofia si basa sul fatto che, come dice:” Il cavallo è un animale da conoscere, dopo che impari a stargli vicino la paura passa. Un buon cavallo deve avere tante qualità…sicuramente contano tanto la genealogia, il carattere e un buon equilibrio mentale. Fare il fantino è uno sport che va fatto piano piano…perché se vai a cavallo potresti anche cadere, quindi è uno sport che va imparato bene…Adesso per riprendere la forma vado in palestra a praticare boxe, seguo l’automobilismo e amo sempre di più la musica”. E questo rinnovato Fabio, nel 2024 vanta un palmares come segue: corse disputate in erba 245, in sabbia 13, in All Weather 14. Corse vinte in erba 21, in sabbia 2, in All Weather 2. Corse in cui si è piazzato in erba ben 54, in sabbia 2, in All Weather 3 (valutazione degli ultimi 12 mesi). Gli allenatori per cui ha montato maggiormente sono i migliori italiani: Stefano Botti, Bruno Grizzetti ed Endo Botti. Le scuderie sono tra le più blasonate in Italia, su tutti: i cavalli di Leonardo Ciampoli, ancora Stefano Botti (cavalli di sua proprietà), Belluco Riccardi ed Elia Tanghetti.
07 Febbraio 2025
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