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Dynasty: alla scoperta del reboot della serie tv cult anni 80

È stato uno dei tv show degli anni ’80 più amati di tutti: stiamo parlando di Dynasty.

Non è una novità che grandi nomi dell’entertainment come la Fox e Netflix ripropongano dei revival. E dopo McGyver e Dallas, nel 2017 alla lista si è aggiunto anche il reboot di Dynasty.

La saga della famiglia Carrington ha fatto il suo grande ritorno in una versione 2.0 con giovani attori che si sono presto rivelati delle “star”.

La prima stagione è andata in onda su Netflix nel maggio 2017 e con il tempo i “nuovi” Blake, Fallon, Steven, Liam e Alexis si sono fatti amare sempre di più tanto da far rinnovare a Netflix la serie tv per una seconda stagione, ora in onda, e per un terzo episodio della saga che con tutta probabilità uscirà l’autunno prossimo!

Dynasty: tra miliardi di dollari, litigi e love stories!

Come per la prima stagione, anche Dynasty 2 ha ricalcato per la maggior parte del tempo la trama della soap anni 80.

Ovviamente con qualche cambiamento: per esempio, a differenza della serie originale, Dynasty 2.0 vede vera protagonista Fallon piuttosto che i genitori stessi. Infatti l’attrice che interpreta il personaggio, Elizabeth Gillies, ha fatto veramente appassionare per la sua unicità, per il suo atteggiamento ma cosa che stupisce ancor di più per la sua relazione con Liam impersonato dall’attore Adam Huber.

Se la prima stagione si è chiusa con la morte della nuova moglie di Blake, il secondo episodio della fortunata serie tv non è da meno: abbiamo potuto vedere altre tragedie, altri segreti, altri litigi che hanno rischiato di dividere in due la famiglia Carrington.

Agli sgoccioli di questa seconda stagione, la CBS ha già annunciato il terzo capitolo della saga.

Non si sa ancora nulla ma una cosa è certa: gli intrighi non mancheranno

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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