Derby di galoppo alle Capannelle: Pronostici e Quote Sisal

Derby! Quante volte avete sentito questo termine per raccontare una sfida campanilistica, molto probabilmente per definire la stracittadina nel calcio? La “magica” parolina è entrata ormai e da tempo immemorabile nell’uso comune con un significato che è andato ben aldilà delle originali intenzioni e ciò la dice lunga, eccome, sulla enorme importanza che il fenomeno ippica ha avuto sulla evoluzione del Costume, della Società e della Cultura nel mondo. Domenica 22 Maggio a Capannelle si corre la 139° edizione italiana (l’Inghilterra ha 100 anni di storia in più) ed è da considerare la madre di tutte le corse dei cavalli perché si disputa al picco della stagione per celebrare il miglior capofila di una generazione, quella dei cavalli di 3 anni. 

Il Derby arriva solo una volta nella carriera di un cavallo. Il cavallo è cultura, tradizione, passione, competenza. I cavalli da corsa non sono solo un nome su un programma (a volte simpatico, a volte evocativo, a volte legato a fenomeni di cultura e società) ma frutto di un lunghissimo lavoro e ultimo passo di una filiera produttiva. Si parte da un’idea, si sviluppa il concetto, ed il cavallo nasce, cresce e vince secondo determinati dettami dati dalla natura, sempre assistito dalla cura maniacale dei professionisti coinvolti che trattano i cavalli da corsa come neanche farebbero con un figlio.

Oggi, a loro insaputa, una infinità di persone usa il termine Derby per indicare qualsiasi accadimento di importanza suprema, scontro diretto risolutivo ed in ogni campo d’azione. È derby, nello sport, la partita di calcio di tradizione assoluta, la sfida tra personaggi sportivi per la supremazia definitiva. È Derby, nella vita sociale, politica e di costume, ogni sfida il cui esito cambierà le sorti e la situazione in generale. Davvero quasi mai nella Storia del costume un termine immediato, semplice, facile ha assunto un significato universale quasi cancellando quello originale. 

Si perché, meglio chiarirlo per la ennesima volta, un termine dalla valenza cosi universale è farina solo del nostro sacco. O meglio della genialità di alcuni ippici inglesi che alla fine degli anni 70 del 1700 ebbero il colpo di genio di inventare la madre di tutte le corse, il Derby e poi le Oaks. La genialità sta nel fatto di riservare la partecipazione a queste due corse (Derby ed Oaks appunto) soltanto ai cavalli (nelle Oaks solo femmine) di tre anni. Una volta sola nella vita, straordinario e di conseguenza ambitissimo.

Il Derby è il sogno di qualsiasi persona sia direttamente coinvolta in questo mondo. Vincere questa corsa, indipendentemente dall’aspetto economico del premio, permette di entrare nella leggenda ed incidere a caratteri cubitali il proprio nome nell’albo d’oro di questa corsa e di diventare immortali.
A Capannelle il 22 Maggio è in programma l’edizione numero 139 di questa corsa fantastica, dall’afflato internazionale. In questa edizione sono previsti almeno una quindicina di partenti con i migliori rappresentanti italiani che si sono guadagnati un posto nelle gabbie di partenza grazie al superamento di vari test nel corso della stagione. Quest’anno il favorito di Sisal è il tedesco Ardakan che conosce già la strada verso Roma avendo vinto in autunno, quando aveva 2 anni, il Premio Guido Berardelli sulla distanza. Ardakan, rientrato agonisticamente a Parigi con un buon piazzamento, è il candidato numero 1 per la vittoria ed il nostro antepost lo posiziona in cima alle preferenze ad una quota di 3. Non è alta, ma nemmeno bassa data i presupposti. Questione di scelte: L’alternativa si chiama Tempesti, un cavallo di proprietà della più importante e prestigiosa scuderia italiana: La Razza Dormello Olgiata che alimenta il suo mito ogni anno di più. Certo, in casa Dormello, dopo varie ristrutturazioni, il Derby manca dal 1980 grazie a tale Garrido: 42 anni sono una vita, tanto più per quella scuderia, e dunque ci proveranno al massimo: Tempesti ha una quota di 4. 

Quali sono le alternative al favorito Ardakan?

Le altre alternative, al momento, valgono una doppia cifra. Dalla Germania l’oggetto misterioso è Open Sky, che ha solo esordito nemmeno un mese fa a Dusseldorf ed avrà in sella Alberto Sanna, già campione a Capannelle nel Parioli. Lui vale almeno 30/1, ma il nostro antepost lo propone sotto il nome “Altro” ad una quota decisamente più bassa. 

La scuderia di Bruno Grizzetti (uno dei più importanti allenatori italiani) presenterà Chelsea Gardens (non bene nel Parioli con attenuanti legate alla distanza troppo corta) e Tramaglino, cavallo in crescita e non logorato dalla stagione, questi in grado di far bene sui 2200 metri di Roma. La loro quota, rispettiva, è di 21 e 44. Difficilmente si troverà ancora una quota del genere per questo allenatore in questa corsa. Ma la particolarità include anche Stefano Botti, il più vincente degli ultimi 15 anni, che avrà 3 o 4 pedine a scelta, ma non tutte da primo posto nella griglia di partenza. Il più titolato è Frozen Day, a quota 16, che ha perso proprio dal favorito italiano Tempesti ma nel giorno del Derby tutto potrebbe tornare in discussione e Frozen Day avrà in sella Cristian Demuro. Gli altri di Stefano Botti sono Emperor Of Love, dotato ma acerbo, ed è a 13 dunque considerato la prima lama secondo il nostro market. L’altro è Arrival, deludente nella principale preparazione di San Siro (preceduto da Tramaglino e Vecello), proposto a 16. Con in sella Dario Vargiu, è una bella quota. 

Poi ci sono gli underdog o sorpresone e, come impone ogni importante corsa, sono possibili le sorprese: Vecello, non lontano dai riferimenti diretti dai migliori, vale 43/1! 

Saranno questi, al netto di eventuali inserimenti a sorpresa, al momento non previsti. Signori, va in scena il Derby! 

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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