Cristian Demuro: biografia, carriera e successi

Quando un italiano diventa eroe in Francia è sempre una notizia, specialmente in campo sportivo. Raramente gli atleti nostrani sono riusciti a guadagnarsi gli onori della cronaca in terra transalpina, ma quando succede è sicuramente il frutto di una grande impresa. Ci è riuscito Cristian Demuro, fantino di famiglia sarda, ma cresciuto all’ippodromo Capannelle, che a suon di vittorie si è conquistato un posto nel cuore degli appassionati francesi. Lo scorso luglio ha raggiunto quota mille affermazioni oltralpe e, poche settimane fa, si è tolto la soddisfazione di vincere il secondo Prix de l’Arc de Triomphe in carriera.

Andiamo a scoprire tutto sulla carriera di Cristian Demuro.

La carriera di Cristian Demuro: gli inizi

Alcuni percorsi professionali non nascono per caso, ed è il caso di Cristian Demuro. Nato a Marino, in provincia di Roma, l’8 luglio 1992, ma fortemente legato alla Sardegna. La madre nata a Lanusei e il padre, Giovanni Battista, di Villanova Tulo. Quest’ultimo era un fantino professionista e, proprio per questo, la famiglia Demuro si era trasferita alle porte della Capitale, a due passi dall’Ippodromo Capannelle. La passione per i cavalli è giunta a Cristian anche tramite il fratello maggiore, Mirco, che ormai da anni è protagonista assoluto in Giappone.

Fin da piccolo, quindi, Cristian ha vissuto a stretto contatto con il mondo dei cavalli. L’Ippodromo di Capannelle è stato una seconda casa ed è qui che ha mosso i primi passi come fantino, fino all’esordio da professionista nel 2009 a Pisa, con Bruno Grizzetti.

La consacrazione del jockey Cristian Demuro

Il talento di fantino di Cristian Demuro si è manifestato fin dalle prime gare da professionista, raccogliendo numerosi successi in giro per l’Italia. Il primo addirittura alla seconda corsa disputata, a Varese. Ben presto inizia a far segnare dei record e nel 2012 ottenne il primato di successi stagionai in Italia, 264. “Avevo puntato anche il record di vittorie europeo che era di 273 – racconta Demuro in un’intervista a La Voce del Palio – Ma purtroppo quell’anno ho saltato alcune giornate perché l’ippodromo di Napoli aveva chiuso per un periodo”.

Il vero salto di qualità arriva, tuttavia, in Francia. Nel 2013, infatti, Demuro lascia il Bel Paese per lanciarsi nel mondo dell’ippica francese, facendo anche una breve esperienza negli Emirati Arabi Uniti. Un contesto di alto livello, nel quale riesce ad affermarsi, raggiungendo così una dimensione internazionale.

Il colpo arriva nell’ottobre 2020, quando conquista il prestigioso Prix de l’Arc de Triomphe, a Parigi, in sella a Sottsass. Un risultato non casuale, ma frutto di un lavoro che gli aveva regalato altre soddisfazioni nel corso degli anni. Da quel giorno, tuttavia, la carriera di Demuro entra in una nuova dimensione. Tra gli sconfitti anche il leggendario Frankie Dettori e, nell’immaginario, il fantino romano di origini sarde, è diventato il suo erede di diritto.

La speranza degli appassionati è di veder tornare, prima o poi, Demuro in Italia. Al momento la sua vita, con la compagna, Giulia e la figlia, Matilde, è a Parigi, a pochi passi dall’ippodromo di Longchamp. In questo 2023 si è tolto la soddisfazione di vincere il Grand Prix de Paris, in circostanze tutt’altro che banali. Era stato chiamato per il prestigioso appuntamento del 14 luglio in sostituzione del superjockey Soumillon e, malgrado non avesse avuto tempo di prepararsi, ha vinto alla guida di Feed the Flame. E per chiudere in bellezza, si è tolto la soddisfazione di vincere per la seconda volta in carriera il Prix de l’Arc de Triomphe.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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