scarabeo

Com’è nato il gioco Scarabeo?

I giochi da tavolo sono molto diffusi nel Belpaese, come il Monopoli, il Risiko, la Dama e lo Scarabeo. Quest’ultimo, forse meno diffuso dei precedenti, si svolge con l’ausilio di un tabellone a scacchiera sul quale i partecipanti devono comporre parole di senso compiuto mettendo insieme le lettere pescate a caso da un sacchetto.

Scarabeo: le origini

Il gioco dovrebbe essere nato nel 1938 da un appassionato di giochi di parole: Alfred Mosher Butts. È nel 1948 però che grazie a James Brunot lo scarabeo viene messo in commercio la prima volta, l’imprenditore infatti iniziò a produrre il gioco in casa sua.

Nel 1952 il gioco inizia a diventare famoso, e la licenza viene venduta in diversi Paesi, ma non l’Italia, dove Aldo Pasetti aveva messo in commercio una sua versione. Da questo avvenimento nacque un contenzioso tra Pasetti e i creatori originali del gioco, che però finì a favore del nostro connazionale. Il gioco, pubblicato dalla Editrice Giochi, era diverso da quello americano.

Lo Scarabeo è formato da un tabellone 17×17 e nella sua scatola sono presenti 130 tessere e quattro jolly. Ogni giocatore comincia la partita avendo a disposizione otto lettere. Il gioco consiste nell’incrociare le lettere di ciascuno con quelle degli avversari posizionate sul tabellone, in modo da realizzare nuovi vocaboli di senso compiuto.

Se si forma la parola “scarabeo” si ha diritto a un superbonus e sul tabellone sono inoltre presenti delle caselle speciali, che se utilizzate garantiscono punti doppi o tripli.

Giocare a Scarabeo, così come con tutti i giochi da tavolo, presuppone la presenza fisica di partecipanti. Senza di essi non è possibile cominciare una partita. Per ovviare a tale inconveniente si sono diffuse le versioni online e app dello Scarabeo, disponibili gratuitamente in rete. Un perfetto modo per esercitarsi e poi battere tutti quando ci si ritrova a giocare dal vivo.

Se vuoi provare dei classici giochi dell’infanzia come quelli di carte online, sfoglia il catalogo Sisal.it, e divertiti!

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

Bonus fino a 20.050€ di bonus.

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