ChatGPT: la Russia risponde con GigaChat

Dall’introduzione di ChatGPT, sono sempre di più i modelli di intelligenza artificiale generativa proposti da altri Paesi. Ne è un esempio Alibaba, la versione di ChatGPT introdotta dalla Cina.

Solo di recente, poi, a questa carrellata di chatbot si è unita anche la Russia, che ha risposto con GigaChat, con l’intenzione di mettersi in concorrenza con il modello di OpenAI.

Per ora siamo ancora in fase beta, ma ci sono già alcuni dettagli interessanti da sapere su GigaChat!

Cosa aspettarsi da GigaChat, l’Ai della Russia

Il chatbot con cui la Russia ha sfidato OpenAI è stato realizzato dalla società tecnologica Sberbank. Disponibile al momento in versione beta, l’intelligenza artificiale è capace di “conversare, scrivere messaggi, rispondere a domande” proprio come ChatGPT. Inoltre, GigaChat può anche scrivere codici e creare immagini da input testuali, un po’ come Bing Image Creator.

Tuttavia, lo strumento si distingue dalle altre reti neurali poiché è stato progettato specificamente per offrire un’interazione multimodale avanzata e una comunicazione più sofisticata in lingua russa, dando origine a un chatbot creato appositamente per il pubblico russo.

Dal punto di vista dell’etica e della sicurezza, GigaChat si basa su una rete neurale multimodale open source chiamata NeONKA (Neural Omnimodal Network with Knowledge-Awareness), la quale si serve dell’apprendimento automatico supervisionato e si affina sempre di più grazie ai feedback umani. La società russa Sberbank, infatti, ha affermato che i modelli generativi vengono bloccati quando l’utilizzo del chatbot viola il Codice Etico dell’intelligenza artificiale.

Secondo le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Sberbank, German Gref, il lancio di GigaChat rappresenta un punto di svolta per il settore della tecnologia in Russia, soprattutto dopo le pesanti sanzioni americane nei confronti del Paese a seguito della situazione drammatica con l’Ucraina.

Per ora queste sono le informazioni disponibili su GigaChat, ma sicuramente possiamo aspettarcene altre nelle prossime settimane. Per questo motivo, ti invitiamo a seguirci su Sisal News per non perderti gli aggiornamenti.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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