App Immuni: funzionerà anche all’estero

L’App Immuni potrà funzionare anche all’estero. Gli Stati membri della Commissione Europea hanno raggiunto un accordo per far dialogare le app di tracciamento contagi tra i vari Paesi, anche se sono previste delle limitazioni.

Vediamo nel dettaglio come funzionerà l’app.

Cosa sappiamo dell’App Immuni per l’estero

L’App Immuni è attiva già da diverse settimane in Italia sui dispositivi iOS e Android, al fine di tracciare più facilmente i soggetti risultati positivi al Coronavirus.

Ora nasce la necessità di estendere questa funzionalità anche al di fuori dei nostri confini, così da monitorare lo stato di avanzamento del contagio in tutto il mondo.

Qual è l’obiettivo? Le persone verranno avvisate di essere entrate in contatto con una persona che ha contratto il virus, anche quando si trovano all’estero.

Gli Stati membri hanno concordato una serie di specifiche tecniche che permettono lo scambio sicuro di informazioni tra le app di contact tracing, mantenendo l’interoperabilità quando si va in un altro Paese Europeo.

Attualmente però, l’accordo UE varrà solo per alcuni Paesi: per chi cioè ha aderito allo stesso modello “decentralizzato” scelto da Immuni e promosso da Google e Apple, come Portogallo, Svizzera, Austria, Polonia, Germania, Finlandia, Estonia, Lituania e Irlanda.

Il Commissario per il Mercato Interno, Thierry Breton, ha spiegato perché è importante che l’applicazione possa funzionare correttamente anche all’estero: “Con l’approssimarsi della stagione turistica è importante garantire che i cittadini europei possano utilizzare l’applicazione del proprio Paese ovunque si trovino in viaggio nell’Ue. Le app di tracciamento dei contatti possono essere utili per limitare la diffusione del Coronavirus, in particolare nel quadro delle strategie nazionali miranti alla revoca delle misure di confinamento”.

Al momento i termini di lancio dell’interoperabilità tra le applicazioni non sono stati definiti, ma è certo che le operazioni saranno velocizzate al fine di prevenire una possibile nuova ondata del virus.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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